Freidenker 12/2005.pdf

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(file: @@freidenker-200512.pdf@@)libero pensatore 90. Jahrgang Nr. 12 Dezember 2005 Unter dem Stichwort "Intelligentes Design" scheinen sich die Kreationisten, die den biblischen Schöpfungsbericht wörtlich nehmen, seit neuestem mit der Evolutionstheorie zu versöhnen. Das Design-Argument lautet: Im Anbetracht der Komplexität der Natur muss dahinter ein intelligenter Designer stecken. Das Argument ist eine neue Version des alten teleologischen Gottesbeweises, welcher vom Ergebnis auf einen Plan und damit auf einen Schöpfer schliesst. Neu heisst das Argument also: Weil die Wissenschaft nicht zu erklären vermag, wieso sich etwa ein komplexes Organ wie das Auge aufgrund von Mutation und Selektion entwickelt haben soll, muss es dahinter eine unsichtbare ordnende Hand geben, ein Gott eben. Allerdings ist dies gerade ein besonders schlechtes Beispiel. Betrachtet man nämlich allein schon die Verschiedenartigkeit der Augen der verschiedenen Lebewesen, dann spricht diese wohl eher dafür, dass sich die Sehapparate nicht aufgrund von Plänen eines Designers sondern vielmehr nach den Prinzipien von Mutation und Bewährung in bestimmten Lebenssituationen entwickelt haben. In den USA hat "Intelligentes Design" bereits Einzug in die Schulen gefunden. Die Kreationisten alter Schule, welche an die Erschaffung der Welt in 6 Tagen und damit an die praktisch gleichzeitige Schaffung aller Lebewesen glauben, waren mit ihren Anliegen beim höchsten Gericht bisher immer abgeblitzt, letztmals 1987: Kreationismus sei keine wissenschaftliche Theorie und habe deshalb im Biologieunterricht nichts zu suchen und umgekehrt sei der Darwinismus nicht als Glaube einzustufen. "Würde ein allmächtiger, gütiger Gott eine parasitäre Wespe erfinden, die sich von lebendigen Tausendfüsslern ernährt?" Charles Darwin (1809-1889). Seite 1-3 Kreationismus im Design-Pelz Trotzdem, die Anhängerschaft der AntidarwinistInnen beträgt nach einer Umfrage in den USA seit Jahrzehnten 45%, und über 70% der AmerikanerInnen halten Naturwissenschaft mit ihrem Glauben für vereinbar. Mittlerweile wird in über 20 Gliedstaaten der USA des Verbandes "Americans United for Separation of Church and State" geklagt. Es geht um die Frage, ob die These, der Natur liege ein überirdische Bauplan zugrunde, als wissenschaftlich gelten kann. Das Urteil wird nicht vor Ende Jahr erwartet. Es ist anzunehmen, Andy Goldsworthy (mit der expliziten Unterstützung von Präsident Bush) an den Volksschulen "Intelligentes Design" als moderne, wissenschaftliche Variante der Schöpfungsgeschichte dargestellt. Neuester Fall ist Harrisburg, Pennsylvania, wo zurzeit in einem Musterprozess die Frage entschieden wird, ob "Intelligentes Design" im Biologieunterricht gelehrt werden darf. Eltern und LehrerInnen haben mit Unterstützung "Eine Menschheit, die das Atom spalten kann und über Satelliten kommuniziert, muss die dafür erforderliche Reife besitzen." Michael Schmidt-Salomon. Seite 4 dass "Intelligentes Design" als neue Spielart des Kreationismus ebenfalls als verfassungswidriger Lehrinhalt beurteilt wird. Soweit so gut, aber bedenklich stimmt die Beobachtung, dass offenbar an vielen Schulen das Thema Evolution nur oberflächlich behandelt wird, um der Diskussion mit religiösen Kreisen auszuweichen. Als Gegenbewegung haben sich in den USA unter dem Namen   Seite 3 "Die Menschen wurden nicht gescheit. Am wenigsten die Christenheit, trotz allem Händefalten." Erich Kästner in seiner Weihnachtshymne. Seite 7 FREIDENKER 12/05 1 Libero pensatore L’evoluzionsimo nel mirino degli integralisti cattolici delle sue osservazioni e dalla relativa interpretazione. L’uomo, come tutte le altre specie viventi (animali e vegetali), sono sì il risultato di una progressiva trasformazione, ipotesi già avanzata da altri scienziati come il francese Lamarck prima di Darwin (tesi oggi accettata anche dalla chiesa), ma la loro evoluzione non può essere fatta risalire ad un disegno superiore (di origine divina si potrebbe aggiungere), ma è il frutto di leggi naturali legate, in particolare, alla lotta per la sopravvivenza che consente ai caratteri più adatti presenti nelle diverse varietà delle forme di vita di avere il sopravvento sulle altre. Più facilmente, oggi, la teologia parla di evoluzione affidata al caso in contrapposizione ad un progetto trascendentale. Per arrivare a questa interpretazione Darwin si lasciò influenzare dalla teoria sulla popolazione di Malthus, ciò che non piacque ad esempio a Karl Marx che avrebbe peraltro voluto dedicare allo scienziato inglese il secondo volume del Capitale (ma Darwin rifiutò cortesemente). A Marx, per il quale la miseria è la conseguenza dello sfruttamento di una classe sull’altra e non della sovrappopolazione in rapporto alle risorse disponibili come sostenuto invece da Malthus, non dispiaceva tuttavia la lettura in chiave materialista della storia naturale, quasi un anticipo del materialismo storico applicato alla storia umana. Charles Darwin animato da una unica e vera fede, quella nella scienza della quale riconosceva peraltro i limiti insiti nella stessa condizione umana, evitò durante tutta la sua vita qualsiasi tentativo di trasposizione della sua teoria nel campo delle scienze sociali ed economiche pur essendosi fatto ispirare da un economista, Malthus appunto, per completare la sua costruzione scientifica. Sono scarse e relegate, per lo più, a lettere ad amici le sue prese di posizione in materia religiosa. La cosa può essere comprensibile e va letta nell’intento del naturalista di evitare gli strali della chiesa anglicana in piena epoca vittoriana. Ben altra cosa dal sostenere, come i teologi cercano di fare oggi in modo interessato, che il biologo A quasi centocinquant’anni dalla pubblicazione nel 1859 della prima edizione dell’Origine delle specie, l’opera miliare del padre dello evoluzionismo, lo scienziato inglese Charles Darwin, continua a turbare i sonni delle cerchie ecclesiastiche. Se è vero, infatti, che dopo che la chiesa cattolica aveva continuato a combattere in modo radicale per quasi un secolo i fondamenti dell’evoluzionismo, il papa Pio XII nel 1956 riconobbe che "la teoria di Darwin è da considerare come una ipotesi seria"e che tale posizione sarebbe poi stata confermata dal papa Wojtyla, si sono intensificati negli ultimi anni i tentativi di revisione quando non di censura aperta dell’ipotesi evoluzionistica da parte del mondo religioso. Negli Stati Uniti a guidare la contestazione è lo stesso presidente Bush secondo il quale, nelle scuole pubbliche, accanto alla teoria darwiniana bisognerebbe prevedere l’insegnamento obbligatorio dei fondamenti del "creazionismo" (la fissità delle specie definita una volta per tutte dalla mano di dio) così come si ritrova nei testi della tradizione sacra, ponendoli sullo stesso piano. La stessa cosa ha cercato di fare in Italia il ministro dell’istruzione Letizia Moratti. In Austria è invece salito sulle barricate a più riprese il cardinale Schoenborn per ribadire la superiorità dei valori della fede sui risultati della ricerca scientifica, anche quando questi ultimi sconfessano in modo evidente i primi. La conclusione alla quale si deve arrivare pure alla luce dei contenuti di un recente seminario sul tema svoltosi a Città del Vaticano (vedi il quotidiano la Repubblica di venerdì 4 novembre) è che i vertici della chiesa non hanno mai digerito fino in fondo il lavoro di Darwin. Darwin costruì la sua teoria su una quantità immensa di osservazioni raccolte sul terreno, in particolare durante il viaggio intorno al mondo a bordo del vascello «Beagle», una esplorazione durata cinque anni, tra il 1831 ed il 1836. La vera rottura non solo rispetto alla tradizione teologica, ma anche a quella del pensiero scientifico allora dominante, è data dalla sintesi Charles Darwin Charles Darwin inglese accettasse comunque l’esistenza di un essere superiore all’origine delle prime forme di vita, poi trasformatesi secondo un disegno divino precostituito. E’ vero semmai il contrario. L’evoluzionismo, secondo l’impostazione attribuitagli da Darwin, va in tutt’altra direzione e pone al centro la natura e le sue leggi e regole. Il riemergere di dubbi sul darwinismo, teoria che il suo stesso autore non considerò mai assoluta e compiuta (gli sviluppi della genetica hanno comunque confermato e completato fino ad oggi le tesi di base dello evoluzionismo), non è casuale. Rientra in quelle tendenze neoconservatrici che mirano a riaffermare i valori della fede come verità rivelata (con la V maiuscola) sul primato della ragione umana (dalla critica all’illuminismo a quella del relativismo tanto cara a Benedetto XVI, critica della quale si è fatto campione ben prima di diventare papa, che sono invece i fondamenti della società liberale e laica moderna). Per questo il tema è di tutta attualità nel dibattito odierno, culturale e non solo e la discussione merita di essere allargata al di fuori dei cultori delle scienze naturali. La contestazione, velata o aperta, di Darwin e del darwinismo rappresenta infatti una cartina di tornasole per capire certe tendenze oggi prevalenti in ambito cattolico (e delle credenze religiose in genere) che vorrebbero riappropriarsi del controllo culturale ed ideologico sulla società. Edy Bernasconi Bibliografia: Charles Darwin: L’origine delle specie Edizioni Boringhieri 2 FREIDENKER 12/05 Fortsetzung von S. 1 Grosser Vorstand FVS "The Brights" (www.the-brights.net) Neodarwinisten zusammengeschlossen, welche Moral und Handeln an einer naturalistischen Weltanschauung orientieren wollen. In Europa verfolgt die Giordano Bruno-Stiftung (siehe S. 5) ähnliche Ziele. Kreationisten auch in der Schweiz In der Schweiz sind die Kreationisten seit ein paar Jahren im Verein Pro Genesis (www.progenesis.ch) organisiert. Neben der Verbreitung der Schöpfungslehre in Wort und Schrift, hat der Verein auch das Projekt "Genesis-Land" in Angriff genommen, ein christlicher Freizeitpark, in dem die Schöpfungsgeschichte und die Arche Noah eine zentrale Rolle spielen, und mit dem ein "Gegenpol zur Evolutionslehre" geboten werden soll. Gründer und Präsident des Vereins ist Unternehmensberater Gian Luca Carigiet. Gemäss seinen Aussagen will strebt der Verein keine juristischen Verfahren zur Durchsetzung der Schöpfungslehre in den Schweizer Lehrplänen an. Laut Angaben auf der Hompage hat der Verein derzeit 600 Mitglieder. Ergebnisse und Methoden Wissenschaft und Glaube unterscheiden sich nicht im Ergebnis, sondern in der Methode. Wir alle können und sollen unsere eigenen Erfahrungen machen und Ideen haben. Zu wissenschaftlichen Tatsachen werden diese aber nur, wenn sie mit transparentem, methodischem Vorgehen reproduziert werden können. Die Evolutionstheorie kann in diesem Sinne nie bewiesen werden, aber es sprechen so viele geologische Funde dafür, dass biblische Beschreibungen daran keinen vernünftigen Zweifel aufkommen lassen können. Reta Caspar Die Zukunft hat begonnen Willkommen... An seiner regulären Jahressitzung 2005, am 19. Dezember 2005 in Olten, hat der Grosse Vorstand der FVS statutengemäss den Vertrag zwischen der FVS und dem neuen Leiter der Geschäftsstelle, Peter Rettenmund, genehmigt. Dieser hat sich den Anwesenden kurz vorgestellt und die ersten Kontakte geknüpft. Das Büro der Geschäftsstelle im Freidenkerhaus in Bern ist inzwischen aufgefrischt und neu eingerichtet worden, es wird per Ende November bezugsbereit sein. Ab 1. Dezember 2005 gilt deshalb die neue Anschrift (letzte Seite des FREIDENKERs beachten), sowie die neue Telefon-, respektive Faxnummer. PräsidentInnen und Mitglieder sind nun aufgefordert, Anregungen und Wünsche an die neue Geschäftsstelle heranzutragen. Der Zentralvorstand wird in einer ausserordentlichen Sitzung am 3. Dezember 2005 in Olten die Jahresplanung 2006 verabschieden und die Zusammenarbeit der verschiedenen Gremien strukturieren. ...und Dank Zentralpräsident J.L. Caspar hat die Arbeit des scheidenden Zentralsekretärs Hans-Ruedi Zihlmann gewürdigt. Eine offizielle Verabschiedung soll an der DV 2006 in Bern stattfinden. Budget 2006 Ebenfalls statutengemäss wurde das Budget 2006 verabschiedet; es enthält die Kosten für die dringendsten Renovationen im neuen Büro der Geschäftsstelle an der Weissensteinstrasse (Freidenkerhaus) in Bern. Sonderbeitrag der Sektionen Ebenfalls im Budget enthalten ist erstmals ein voller Sonderbeitrag der Sektionen im Umfang von 10% des Sektionsvermögens. Für 2005 wird den Sektionen derzeit pro rata ein Viertel des Betrages in Rechnung gestellt. In der Diskussion wurde die Sektion Basel FVS nochmals aufgefordert, den Mehrheitsentscheid der Sektionen zur Finanzierung der Geschäftsstelle auf 2 Jahre zu akzeptieren und ihren Anteil beizutragen. Reta Caspar **** Eine Spende zur Jahreswende *** Wie jedes Jahr liegt der letzten Ausgabe des Jahres ein besonderer Einzahlungsschein für eine Spende bei. Dieses Jahr steht die Spende unter besonderen Vorzeichen: Mit dem Aufbau der neuen Geschäftsstelle hat sich die FVS viel vorgenommen – eine Wende nämlich. Bereits im nächsten Jahr soll in jeder Sektion etwas vom neuen Wind in der Vereinigung spürbar sein. Aber wie überall auf der Welt: Gute Arbeit hat ihren Preis Die Sektionen garantieren mit ihrem Sonderbeitrag das Honorar und den Betrieb der Geschäftsstelle. Für vieles Andere muss das Geld erst gefunden werden: Ein neues Erscheinungsbild, überarbeitete Themenblätter und weiteres Informationsmaterial, Veranstaltungen und Kampagnen sollen den Bekanntheitsgrad der FVS verbessern und die Zahl der Mitglieder wachsen lassen... Dafür bitten wir euch, liebe Mitglieder, liebe Leserinnen und Leser, um finanzielle Unterstützung. Wenn jede und jeder von euch einen dem persönlichen Budget angemessenen Betrag an die FVS überweist, können das zusammen einige Tausend Franken sein! Der Zentralvorstand hat im zuende gehenden Jahr ausserordentliche ehrenamtliche Arbeit geleistet und wird auch im neuen Jahr viel zu tun haben – Eure Spende werten wir als Anerkennung für unsere Bemühungen für die Sache der Freidenker. Für den Zentralvorstand Postkonto: 84-4452-6 Reta Caspar FREIDENKER 12/05 in der Presse Winterthurer Jahrbuch 2005 "Wer glaubt was in Winterthur?" Portrait der FVS mit Bild des Winterthurer Sektionspräsidenten. St. Galler Tagblatt 10.11.2005 "Das freie Denken pflegen und fördern" Portrait der FVS mit Bild des St. Galler Sektionspräsidenten. Facts 24. 11. 2005 "Glauben in der Schweiz 2005" Ausschnitte aus einem Interview mit der Redaktorin des FREIDENKERs. 3 10 Gebote des evolutionären Humanismus Vorbemerkung: Diese zehn "Angebote" wurden von keinem Gott erlassen und auch nicht in Stein gemeisselt. Keine "dunkle Wolke" sollte uns auf der Suche nach angemessenen Leitlinien für unser Leben erschrecken, denn Furcht ist selten ein guter Ratgeber. Jedem Einzelnen ist es überlassen, diese Angebote angstfrei und rational zu überprüfen, sie anzunehmen, zu modifizieren oder gänzlich zu verwerfen. 1. Diene weder fremden noch heimischen "Göttern" (die bei genauerer Betrachtung nichts weiter als naive Primatenhirn-Konstruktionen sind), sondern dem grossen Ideal der Ethik, das Leid in der Welt zu mindern! Diejenigen, die behaupteten, besonders nah ihrem "Gott" zu sein, waren meist jene, die dem Wohl und Wehe der realen Menschen besonders fern standen. Beteilige dich nicht an diesem Trauerspiel! Wer Wissenschaft, Philosophie und Kunst besitzt, braucht keine Religion! 2. Verhalte dich fair gegenüber deinem Nächsten und deinem Fernsten! Du wirst nicht alle Menschen lieben können, aber du solltest respektieren, dass jeder Mensch – auch der von dir ungeliebte! – das Recht hat, seine individuellen Vorstellungen von "gutem Leben (und Sterben) im Diesseits" zu verwirklichen, sofern er dadurch nicht gegen die gleichberechtigten Interessen Anderer verstösst. 3. Habe keine Angst vor Autoritäten, sondern den Mut, dich deines eigenen Verstandes zu bedienen! Bedenke, dass die Stärke eines Arguments völlig unabhängig davon ist, wer es äussert. Entscheidend für den Wahrheitswert einer Aussage ist allein, ob sie logisch widerspruchsfrei ist und unseren realen Erfahrungen in der Welt entspricht. Wenn heute noch jemand mit "Gott an seiner Seite" argumentiert, sollte das keine Ehrfurcht, sondern Lachsalven auslösen. 4. Du sollst nicht lügen, betrügen, stehlen, töten – es sei denn, es gibt im Notfall keine anderen Möglichkeiten, die Ideale der Humanität durchzusetzen! Wer in der Nazidiktatur nicht log, sondern der Gestapo treuherzig den Aufenthaltsort jüdischer Familien verriet, verhielt sich im höchsten Masse unethisch – im Gegensatz zu jenen, die Hitler durch Attentate beseitigen wollten, um Millionen von Menschenleben zu retten. Ethisches Handeln bedeutet keineswegs, blind irgendwelchen moralischen Geboten oder Verboten zu folgen, sondern in der jeweiligen Situation abzuwägen, mit welchen positiven und negativen Konsequenzen eine Entscheidung verbunden wäre. 5. Befreie dich von der Unart des Moralisierens! Es gibt in der Welt nicht "das Gute" und "das Böse", sondern bloss Menschen mit unterschiedlichen Interessen, Bedürfnissen und Lernerfahrungen. Trage dazu bei, dass die katastrophalen Bedingungen aufgehoben werden, unter denen Menschen heute verkümmern, und du wirst erstaunt sein, von welch freundlicher, kreativer und liebenswerter Seite sich die vermeintliche "Bestie" Homo sapiens zeigen kann. 6. Immunisiere dich nicht gegen Kritik! Ehrliche Kritik ist ein Geschenk, das du nicht abweisen solltest. Durch solche Kritik hast du nicht mehr zu verlieren als deine Irrtümer, von denen du dich besser heute als morgen verabschiedest. Habe Mitleid mit jenen Kritikunfähigen, die sich aus tiefer Angst heraus als "unfehlbar" und ihre Dogmen als “heilig” (unantastbar) darstellen müssen. Sie sollten in einer modernen Gesellschaft nicht mehr ernst genommen werden. 7. Sei dir deiner Sache nicht allzu sicher! Was uns heute als richtig erscheint, kann schon morgen überholt sein! Zweifle aber auch am Zweifel! Selbst wenn unser Wissen stets begrenzt und vorläufig ist, solltest du entschieden für das eintreten, von dem du überzeugt bist. Sei dabei aber jederzeit offen für bessere Argumente, denn nur so wird es dir gelingen, den schmalen Grat jenseits von Dogmatismus und Beliebigkeit zu meistern. 8. Überwinde die Neigung zur Traditionsblindheit, indem du dich gründlich nach allen Seiten hin informierst, bevor du eine Entscheidung triffst! Du verfügst als Mensch über ein ausserordentlich lernfähiges Gehirn, lass es nicht verkümmern! Achte darauf, dass du in Fragen der Ethik und der Weltanschauung die gleichen rationalen Prinzipien anwendest, die du beherrschen musst, um ein Handy oder einen Computer bedienen zu können. Eine Menschheit, die das Atom spaltet und über Satelliten kommuniziert, muss die dafür notwendige Reife besitzen. 9. Geniesse dein Leben, denn dir ist höchstwahrscheinlich nur dieses eine gegeben! Sei dir deiner und unser aller Endlichkeit bewusst, verdränge sie nicht, sondern "nutze den Tag" (Carpe diem)! Gerade die Endlichkeit des individuellen Lebens macht es so ungeheuer kostbar! Lass dir von niemandem einreden, es sei eine Schande, glücklich zu sein! Im Gegenteil: Indem du die Freiheiten geniesst, die du heute besitzt, ehrst du jene, die in der Vergangenheit im Kampf für diese Freiheiten ihr Leben gelassen haben! 10. Stelle dein Leben in den Dienst einer "grösseren Sache", werde Teil der Tradition derer, die die Welt zu einem besseren, lebenswerteren Ort machen woll(t)en! Eine solche Haltung ist nicht nur ethisch vernünftig, sondern auch das beste Rezept für eine sinnerfüllte Existenz. Es scheint so, dass Altruisten die cleveren Egoisten sind, da die grösste Erfüllung unseres Eigennutzes in seiner Ausdehnung auf Andere liegt. Wenn du dich selber als Kraft im "Wärmestrom der menschlichen Geschichte" verorten kannst, wird dich das glücklicher machen, als es jeder erdenkliche Besitz könnte. Du wirst intuitiv spüren, dass du nicht umsonst lebst und auch nicht umsonst gelebt haben wirst! Auszug aus: Michael SchmidtSalomon Manifest des Evolutionären Humanismus Alibri Verlag 2005, 181 S. Euro 10.ISBN 3-86569-010-6 4 FREIDENKER 12/05 Manifest des evolutionären Humanismus Das "Manifest des evolutionären Humanismus" wurde im Auftrag der Giordano Bruno Stiftung verfasst. Es formuliert die Grundpositionen einer "zeitgemässen Aufklärung", indem es die aktuellen Erkenntnisse von Wissenschaft und Philosophie miteinander verknüpft und die traditionellen Gräben zwischen Geistes-, Sozial- und Naturwissenschaften überwindet. Das Buch ist einerseits eine kritische Liebeserklärung an den "Affen in uns", andererseits ein entschiedenes Plädoyer für eine "alternative politische Leitkultur", die auf die besten Traditionen von Wissenschaft, Philosophie und Kunst zurückgreift, um das unvollendete Projekt der aufgeklärten Gesellschaft gegen seine Feinde zu verteidigen. Plädoyer für eine zeitgemässe Leitkultur Wir leben in einer Zeit der Ungleichzeitigkeit: Während wir technologisch im 21. Jahrhundert stehen, sind unsere Weltbilder noch von Jahrtausende alten Legenden geprägt. Diese Kombination von höchstem technischen Know-how und naivstem Kinderglauben könnte auf Dauer fatale Konsequenzen haben. Wir verhalten uns wie Fünfjährige, denen die Verantwortung über einen Jumbojet übertragen wurde. Eines der be-drückendsten Probleme der Gegenwart besteht darin, dass sich religiöse Fundamentalisten jeder Couleur in aller Selbstverständlichkeit der Früchte der Aufklärung (Meinungsfreiheit, Rechtsstaatlichkeit, Wissenschaft, Technologie) bedienen, um auf diese Weise zu verhindern, dass die Prinzipien der Aufklärung auf den Geltungsbereich ihrer eigenen Weltanschauung angewandt werden. So benutzten die Terroristen des "11. September" Flugzeuge, die nur dank wissenschaftlicher Erkenntnisse konstruiert werden konnten, um eine Weltanschauung zu stützen, die wissenschaftlichen Überprüfungen niemals standhalten würde. Im Gegenzug führte der "Fundamentalist mit anderen Mitteln", George W. Bush, die Welt in einen verheerenden "Kreuzzug" gegen "den Terror" und die "Achse des Bösen", wobei er sich einer Technologie bediente, die niemals entwickelt worden wäre, wenn sich die Wissenschaftler mit dem Kinderglauben des amerikanischen Präsidenten zufrieden gegeben hätten, dass der Schöpfungsbericht der Bibel wahr sei. Angesichts der Gefahren, die aus der Renaissance unaufgeklärten Denkens in einem technologisch hoch entwickelten Zeitalter erwachsen, ist es eine Pflicht der intellektuellen Redlichkeit, Klartext zu sprechen – gerade auch in Bezug auf Religion. Fest steht: Eine Menschheit, die das Atom spalten kann und über Satelliten kommuniziert, muss die dafür erforderliche Reife besitzen. Dass sich bestimmte Personen oder Personengruppen durch das Aufstellen "heiliger" (d. h. unantastbarer) Spielregeln jeglichem kritischen Zugriff entziehen und dadurch eigene Denkfehler als verbindlich in die Zukunft fortschreiben, kann und darf in einer modernen Gesellschaft keine akzeptable Praxis mehr sein… M. Schmidt-Salomon Michael Schmidt-Salomon Manifest des Evolutionären Humanismus. Plädoyer für eine zeitgemässe Leitkultur. Alibri Verlag, Aschaffenburg 2005 181 S., Euro 10,- ISBN 3-86569-010-6 Michael Schmidt-Salomon *1967 Pädagoge, Dr. phil. (Thema der Dissertation: Erkenntnis aus Engagement. Grundlegungen zu einer Theorie der Neomoderne) Dozent an verschiedenen Instituten, u.a. am Institut 'D Etudes Educatives et Sociales (IEES), Luxemburg Seit 1997 in der Redaktion der Zeitschrift MIZ/Materialien und Informationen zur Zeit, Aschaffenburg, ab 1999 als verantwortlicher Redakteur. Seit 2004 Geschäftsführendes Vorstandsmitglied der Giordano BrunoStiftung. MSS lebt mit seiner "postfamilialen Familie" (2 biologische + 2 soziale Kinder + 3 weitere Erwachsene) in Deutschland. Arbeitsgebiete: Neben der wissenschaftlichen Arbeit (zu Wissenschaftstheorie, Anthropologie, praktische Ethik, Ästhetik, Gesellschaftstheorie, Zukunftsforschung, Religions- und Ideologiekritik) auch als Pianist, Sänger, Komponist, Kabarettist und Schriftsteller tätig. Zahlreiche philosophische und sozialwissenschaftliche Veröffentlichungen, sowie Texte und Musiken für die Bühne. 1994 wurde sein als Hommage an den amerikanischen Komponisten Frank Zappa gedachtes Musical "Das Maria-Syndrom" mithilfe des sogenannten "Gotteslästerungsparagraphen", 166 StGB, verboten. Frühere Buchveröffentlichung: Stollbergs Inferno Philosophischer Roman 2003 www.schmidt-salomon.de FREIDENKER 12/05 Giordano Bruno-Stiftung Die Giordano Bruno-Stiftung (Stiftung zur Förderung des evolutionären Humanismus) wurde 2004 in Mastershausen (Hunsrück) gegründet und sammelt neuste Erkenntnisse der Geistes-, Sozial- und Naturwissenschaften, um ihre Bedeutung für das humanistische Anliegen eines "friedlichen und gleichberechtigten Zusammenlebens der Menschen im Diesseits" herauszuarbeiten. Ziel der Stiftung ist es, die Grundzüge eines naturalistischen Weltbildes sowie einer säkularen, evolutionär-humanistischen Ethik/Politik zu entwickeln und einer interessierten Öffentlichkeit zugänglich zu machen. Präsident der Stiftung ist der deutsche Unternehmer Herbert Steffen, der als Mäzen des Schriftstellers und Kirchenkritikers Karlheinz Deschner bekannt ist. Geschäftsführer ist der Philosoph Michael Schmidt-Salomon. www.giordano-bruno-stiftung.de 5 Bundesgericht Was Recht ist Raelianer-Werbung zu Recht verweigert Die Behörden von Stadt und Kanton Neuenburg haben eine Plakataktion mit Eigenwerbung der Raelianer zurecht verweigert. Ausschlaggebend war für das Bundesgericht, dass die Raelianer die (in der Schweiz verbotene) Klonierung befürworteten und eine Geniokratie anstrebten, in der die Intelligentesten die Macht in Händen halten sollen, beides sei mit Demokratie und Rechtsstaat nicht vereinbar. Das Kantonale Gericht hatte zudem darauf verwiesen, dass Mitglieder der Raelianer im Zusammenhang mit ihren sexuellen Praktiken mit dem Gesetz in Konflikt geraten seien. NZZ 20.10.05 Weihnachts-Hymne Zweitausend Jahre sind es fast, seit Du die Welt verlassen hast, Du Opferlamm des Lebens! Du gabst den Armen einen Gott. Du littest durch die Reichen Spott und tatest es vergebens. Du sahst Gewalt und Polizei. Du wolltest alle Menschen frei und Frieden auf der Erde. Du wusstest, wie das Elend tut, und wolltest alle Menschen gut, damit es schöner werde. Du warst ein Revolutionär und machtest Dir das Leben schwer mit Schiebern und Gelehrten. Du hast die Freiheit stets beschützt und doch den Menschen nichts genützt. Du kamst an die Verkehrten! Du kämpftest tapfer gegen sie und gegen Staat und Industrie und die gesamte Meute. Bis man an Dir, weil nichts verfing, Justizmord, kurzerhand, beging. Es war genau wie heute ... Die Menschen wurden nicht gescheit. Am wenigsten die Christenheit, trotz allem Händefalten. Du hattest sie vergeblich lieb. Du starbst umsonst. Und alles blieb beim alten. Erich Kästner (1899-1974) 24. Dezember 1928 aus: Montagsgedichte "Für Mutter und Kind" zu Recht nicht in Beratungsliste aufgenommen Das Bundesgericht hat eine Klage der Stiftung "Für Mutter und Kind" gegen den Kanton Neuenburg abgelehnt. Dieser hatte der AbtreibungsgegnerInnen-Organisation die Aufnahme in die Liste jener Stellen, welche ungewollt Schwangeren moralische und materielle Hilfe anbieten, verweigert. Den Kantonen stehe es frei, nur solche Organisationen in das vom Strafgesetzbuch vorgeschriebene Verzeichnis aufzunehmen, die eine "objektive und neutrale Information" anbieten, befand das Bundesgericht. www.svss-uspda.ch Büchertisch Weltlicher Humanismus Eine Philosophie für unsere Zeit Der Begriff der Philosophie im Allgemeinen scheint oftmals nur auf ein akademisches Publikum zugeschnitten und fern ab von unserem Alltag zu sein. Ganz anders wird mit dem Thema Philosophie in dem neuen Buch "Weltlicher Humanismus, eine Philosophie für unsere Zeit" von Dr. Dr. Joachim Kahl umgegangen: Der Leser wird nicht nur in angenehm klarer Sprache in die Welt der Philosophie eingeladen, sondern er findet Anreize zu einer persönlichen Lebenspraxis. Kahl bietet dem Leser in 15, auch einzeln zu lesenden Kapiteln anspruchsvoll, aber verständlich, eine Art philosophischen Verhaltenskodex. Er lässt den Leser nicht im theoretischen Dschungel der Philosophen zurück, sondern bietet alltagstauglich aufbereiteten Humanismus auf hohem Niveau und ohne Verstehensschwierigkeiten. Er orientiert sich dabei an den vier Leitideen Naturalismus, Skepsis, Atheismus und Dialektik. Dr. Dr. Joachim Kahl (*1941) promovierte in Theologie und Philosophie und lebt als freiberuflich tätiger Philosoph in Marburg. Von ihm stammen zahlreiche Veröffentlichungen zu kulturellen, philosophischen und religionswissenschaftlichen Themen. Nach dem Bestseller "Das Elend des Christentums" (1968) legt Kahl nun mit seinem Buch "Weltlicher Humanismus" die Summe seiner Gedanken vor. Joachim Kahl Weltlicher Humanismus Eine Philosophie für unsere Zeit LIT Verlag, 2005 240 S., Fr. 30.10 ISBN 3-8258-8511-0 aus den Sektionen Besuch im Freidenkerhaus Den lieben Gastebern Rosette und Jean Kaech möchten wir an dieser Stelle unseren herzlichen Dank aussprechen. Den Besuch des Freidenkerhauses können wir auch anderen Sektionenbestens empfehlen. Peter Hess Aktuar Sektion Grenchen GRENCHEN Die Sektion Grenchen besuchte Ende September mit 15 Mitgliedern das Freidenkerhaus in Bern. Wir wurden mit einem Apéro empfangen, durften die Räumlichkeiten und die Umgebung besichtigen. Jean Kaech erzählte uns dabei die Geschichte des Hauses. Das feine Essen mit Vor- und Nachspeise haben wir sehr genossen. 6 FREIDENKER 12/05 Leser schreiben FVS Schweiz "Die Rute, die ist hier" Jetzt ist wieder Samichlauszeit. Fünfzig Chlauspaare zogen durch die Zürcher Bahnhofstrasse. Es gab kleine Kinder die Angst bekamen, die in Panik gerieten. Denn der Chlaus ist immer noch eine bedrohliche Figur. - Im Migros und anderswo werden noch Samichlaus Ruten verkauft… Ich erinnere mich jetzt wieder an den psychologischen Ratgeber des Beobachters, an Koni Rohner, der in diesem Blatt, das weit über einer Million Leser hat, den Samichlaus Brauch als gesundes Ritual verteidigte, das Sicherheit gebe… ("Rituale sind Inseln der Geborgenheit" von Koni Rohner, Beobachter 23/2003) Der Brauch des Samichlauses ist jedoch gerade ein Ritual das nicht akzeptabel ist, das Angst macht, das verunsichert. Es stammt aus einer Zeit, wo es als gut befunden wurde, Kinder mit Zuckerbrot und Rute zu erziehen. Dieser Brauch stammt auch aus einer Zeit, wo man meinte, man müsse Kindern die Welt nicht erklären wie sie wirklich ist, sondern man müsse den Kleinen zuerst irgendwelche Geschichten auftischen vom dem Storch der Kinder bringe, vom Osterhasen der Eier im Garten verstecke, dem Christkind das Geschenke unter den Weihnachtsbaum lege, man dachte es sei gut Kindern Märchen und religiöse Mythen zu erzählen. Der Dichter Theodor Storm schmiedete meisterhafte Verse zum Samichlaus. Sein Gedicht, "Knecht Ruprecht" beginnt so schön: "Von drauss' vom Wald komm ich her, ich muss euch sagen, es weihnachtet sehr!" … Später wird das Gedicht bedrohlich, das Christkind "droben aus dem Himmeltor", fragt Knecht Ruprecht: "Hast denn die Rute auch bei dir" Er antwortet: "Die Rute, die ist hier, doch nur für die Kinder nur, die schlechten, die trifft sie auf den Teil, den rechten." Christkindlein sprach: "So ist es recht! So geh mit H. Frei Gott, mein treuer Knecht." Daten Zentralvorstand 2005 Sa., 3. Dezember 2005, Bern Zentralvorstand 2006 Sa., 4. Februar 2006, Bern Sa., 8. April 2006, Bern DV 2006 So., 21. Mai 2006, Bern Anträge bis 1. April an den ZV. Grosser Vorstand 2006 Sa., 18. November 2006, Olten in den Sektionen Agenda Basel – Union Jeden letzten Freitag im Monat ab 19:00 Uhr: Freie Zusammenkunft im Restaurant "Storchen" Basel. Basel – Vereinigung Jeden letzten Donnerstag im Monat 15 bis ca. 17:30 Uhr: Donnerstag Hock Restaurant "Park", Flughafenstr. 31. Bei schönem Wetter im Gartenrestaurant. Bern Sonntag, 4. Dezember ab 11:00 Jahresendfeier im Hotel "Bern" Persönliche Einladung wurde verschickt. Mitglieder, Freunde und Interessierte sind willkommen. Anmeldung unter Tel. 031 372 56 03 (Telefonbeantworter). Grenchen Mittwoch, 7. Dezember ab 19:00 Freie Zusammenkunft Restaurant "Metzgerhalle", Grenchen Alle Mitglieder und Interessierte sind eingeladen. Mittelland Samstag, 3. Dezember ab 15:00 Freie Zusammenkunft Hotel "Arte", Riggenbachstr. 10, Olten Winterthur Sonntag, 4. Dezember Liechterfäscht Restaurant "Chässtube" 11:00 Zürich Samstag, 17. Dezember ab 11:00 Sonnwendfeier Einladungen wurden verschickt. FREIDENKER 12/05 Ich nehme Rentier-Steak - und du? 7 FVS Freidenker-Vereinigung der Schweiz Mitglied der Weltunion der Freidenker (WUF) und der Internationalen Humanistischen und Ethischen Union (IHEU) Trauerfeiern Basel (Vereinigung) 061 401 35 19 oder 061 321 31 48 Basel (Union) 061 321 39 30 oder 061 601 03 23 Bern 031 372 56 03 oder 031 911 00 39 Grenchen 076 53 99 301 oder 032 645 38 54 Luzern und Innerschweiz 041 420 45 60 Schaffhausen 052 337 22 66 St. Gallen 052 337 22 66 Vaud Waadt 026 660 46 78 ou 022 361 37 12 Winterthur und Thurgau 052 337 22 66 Zürich 044 463 16 55 Falls unter der regionalen Nummer niemand zu erreichen ist: Zentralsekretariat FVS 032 641 26 24 oder 052 337 22 66 www.freidenker.ch Sektionen Winterthurer Freidenker Postfach 1806, 8401 Winterthur Präsident: J.L. Caspar 052 337 22 66 Sekretariat: D. Dünki 052 222 98 94 FVS-Ortsgruppe Zürich Postfach 7210, 8023 Zürich Präsident: H. Rutishauser Tel./Fax 044 463 16 55 MitgliederM. Dobler dienst: Tel. 044 341 38 57 Freidenker-Vereinigung Basel und Umgebung Postfach 302, 4012 Basel *auch Fax Präsidentin: Y. Andrek 061 401 35 19* Vizepräsidentin: B. Bisig 061 321 31 48* Kassier: R. Wenger Tel. 061 692 86 27 Fax 061 692 86 28 Mitgliederdienst: R. Frey 061 421 12 80 Freidenker-Union Region Basel USF Postfach 4471, 4002 Basel Präsident: G. Rudolf 061 601 03 43 Infos: 061 321 39 30, 061 601 03 23 Mitgliederdienst: 061 321 39 30 Postkonto: 40-4402-5 Bestattungsfonds: 40-4007-5 Freidenker Bern Postfach, 3001 Bern Präsident a.i.: J. Kaech 031 372 56 03 Mitgliederdienst: A. Hänni 078 859 35 73 Libre Pensée de Genève 27 ch. des quoattes, 1285 Avusy Président: J.P. Bouquet 022 756 40 49 tél. et fax Sektion Grenchen und Umgebung Postfach 418, 2540 Grenchen Präsident: S. Mauerhofer 076 388 46 39 info@freidenker-grenchen.ch Mitgliederdienst/ Lotti Höneisen Krankenbesuche: 076 53 99 301 FVS Mittelland Postfach 637, 4600 Olten Präsident: W. Zollinger 062 293 39 30 Freidenker Schaffhausen c/o Rosemarie Imholz Postfach 69 052 681 30 12 Gigering 57, 8213 Neunkirch FVS-Regionalgruppe St. Gallen c/o Ernst Diem St.Georgenstr. 218b, 9011 St.Gallen Präsident: E. Diem 071 222 47 54 Associazione Svizzera dei Liberi Pensatori (ASLP) Sezione Ticino Casella postale 721, 6902 Paradiso Presidente: R. Spielhofer 091 994 21 45 Ass. vaudoise de la Libre Pensée Case postale 5264, 1002 Lausanne Président: J.P. Ravay 022 361 94 00 Secrétariat: 026 660 46 78 FREIDENKER - BIBLIOTHEK Zürich, im Sozialarchiv Stadelhoferstr. 12 (Nähe Bellevue) Bücherausgabe: Mo. - Fr. 10–20 Uhr Sa. 10–13 und 14–16 Uhr Auskunft: 044 251 80 66 FVS-Geschäftsstelle Mitglieder melden ihre Adressänderungen bitte an die Sektionen. Zuschriften an den Vorstand, AboMutationen, Auskünfte, Materialbestellungen an: Freidenker-Vereinigung der Schweiz FVS Geschäftsstelle Postfach CH-3001 Bern Tel. 031 371 65 67 Fax 031 371 65 68 info@freidenker.ch Postkonto: 84-4452-6 Adressänderungen an: Postfach 2622, CH-4002 Basel Impressum Redaktion Reta Caspar Rainweg 9 031 911 00 39 CH-3052 Zollikofen E-mail: reta.caspar@swissonline.ch Erscheinungsweise monatlich Redaktionsschluss 15. des Vormonats Jahresabonnement Schweiz: Fr. 30.– Ausland: Fr. 35.– (B-Post) Probeabonnement 3 Monate gratis Druck und Spedition Printoset, Flurstrasse 93, 8047 Zürich www.printoset.ch ISSN 0256-8993, Ausgabe 12/2005 Namentlich gekennzeichnete Beiträge können, aber müssen nicht mit der Ansicht der Redaktion übereinstimmen. 4002 Basel AZB