Freidenker 03/2007.pdf

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(file: @@freidenker-200703.pdf@@)libero pensatore 92. Jahrgang Nr. 3 März 2007 Second Life – zweites Leben. Im Internet bauen spielverliebte Zeitgenossinnen eine neue Welt auf. Zuerst designen sie ihr zweites Selbst – natürlich jung, fit und schlank, nur an den gewünschten Stellen behaart, gerundet etc., ungebunden, voller Ideen und Schaffenskraft. Ihnen steht eine fast leere Welt gegenüber: alles ist möglich, alles kann neu erfunden und vor allem verkauft werden, keine Grenzen, weder politisch noch materiell... mit einem Wort: paradiesisch! Aus diesem Stoff sind die virtuellen Träume – nichts Neues unter der Sonne. Schon im biblischen Paradies war das so und in den späteren Utopien ebenfalls. Immer haben sich Menschen Gegenwelten ausgedacht. Die einen haben einfach Lust am freien Gedankenspiel und Experiment und setzen vielleicht eines Tages etwas von dem Ausgedachten auch in die Realität um, andere verlieren sich ganz im Tagtraum. All diesen Träumen ist eigen, dass sie dem Individuum die Möglichkeit der Gestaltung geben, die Freiheit, ihre Ideen umzusetzen, auf dem eigenen geistigen Reissbrett von Grund auf neu zu beginnen – tabula rasa – und die Illusion, endlich HeldIn des eigenen Lebens zu sein. Second Life ist im Übrigen streng tolerant. Rassismus und andere Diskriminierung sind verboten, abschätzige Bemerkungen über jemandes Rasse, Ethnie, Geschlecht, Religion oder sexuelle Präferenz ist nicht erlaubt in diesem zweiten Leben. Dafür darf jeder seine eigene Kirche bauen und nach seiner Façon cyberselig werden. Was genau mit den Übeltätern ge"Das Bundesgericht hat Rechtssicherheit geschaffen in der Freitodhilfe für psychisch kranke Menschen." Ludwig Minelli, Anwalt. Seite 2 Kein zweites Leben im Paradies schieht, konnte ich bei meinem Kurzbesuch auf www.secondworld.com nicht herausfinden – es muss aber wohl im Hintergrund den grossen Spielleiter geben, der über Sein oder Nichtsein meines zweiten Ichs entscheiden kann. der grosse Spielleiter hat sich entweder aus dem Spiel zurückgezogen oder wird den Geistern, die er rief, nicht mehr Herr... Keine Erlösung ist zu erwarten, auch nicht von den Klimaveränderungen, zu denen wir – so offenbar jetzt der Pures Gegenteil ist unser erstes Leben: (Zu)Viel ist schon gebaut, viele Probleme, die niemand anpacken mag, wenig Erfolgschancen für individualistische MöchtegernheldInnen – dazu Widrigkeiten wie Unvollkommenheiten, Krankheiten, schlechtes Wetter, Arbeitslosigkeit, Umweltverschmutzung, Liebeskummer, Schmerz und Tod. Kein "Back" Knopf und keine "Help" Taste, die uns aus der persönlichen Sackgasse herausführen und "Was man in der Forschung beim Menschen nicht darf, darf man auch nicht mit Primaten tun." Klaus Peter Rippe, Philosoph. Seite 6 internationale Konsens der Wissenschaft – durch unser Konsumverhalten wesentlich beitragen. Ohne apokalyptische Bilder zu beschwören können wir feststellen: Wir sehen das Problem, wir wissen zumindest teilweise um die Ursachen und wir haben die Möglichkeit zu handeln – also nutzen wir unsere Vernunft und kümmern wir uns um die Energieeffizienz im ersten Leben, es ist (mit höchster Wahrscheinlichkeit) unser einziges! Reta Caspar "Spiritualität, Sich-verbunden-Fühlen mit allem Lebendigen, ist die Wurzel atheistischer Ethik." Carola Meier-Seethaler, Philosophin/Psychotherapeutin. Seite 6 FREIDENKER 3/07 1 La ?cultura? religiosa bussa a scuola Con il comunicato stampa di lunedì 5 febbraio 2007 il DECS ha avviato la procedura di consultazione presso gli organismi scolastici, i partiti, le organizzazioni sindacali, le associazioni magistrali, gli enti che operano nel settore dell'educazione, l'assemblea dei genitori, ed altre associazioni, sulle proposte di insegnamento religioso illustrate dalla Commissione di studio istituita dal Consiglio di Stato nel 2004. Le associazioni e gli enti consultati sono invitati a presentare le loro osservazioni alla Divisione della scuola del DECS entro la fine di giugno 2007. Ci siamo! Il rapporto della maggioranza della Commissione sull'insegnamento religioso nella scuola pubblica prevede: A livello della scuola elementare un insegnamento religioso impartito dal generalista, dunque obbligatorio per tutti gli allievi. A livello della scuola media si pre-vede una formula sperimentale che prevede l'introduzione di un'ora obbligatoria di insegnamento della religione nel secondo biennio impartito da docenti formati ad hoc. Una commissione mista nominata dallo Stato definirà i contenuti dell'insegnamento obbligatorio e la competenza necessaria dei docenti, sia a livello di scuola elementare, sia a livello di scuola media. Di tale commissione dovranno far parte tutte le parti interessate, rappresentanti delle chiese riconosciute, delle altre entità religiose presenti nel Cantone, dell'Associazione per la scuola pubblica, dell'Associazione svizzera dei liberi pensatori. Nello specifico, se la formazione e la vigilanza didattica dei docenti sono di competenza dello Stato, la commissione ha un ruolo determinante nella definizione dei programmi e della scelta del materiale didattico. A livello della scuola media superiore un insegnamento integrato nelle singole discipline obbligatorie. Il rapporto dei rappresentanti della Chiesa cattolica prevede: il mantenimento dello status quo nei tre livelli. Istruzione religiosa facoltativa impartita dalle Chiese cattolica ed evangelica finanziata dallo Stato. Il rapporto di minoranza dei rappresentanti dell'Associazione svizzera dei liberi pensatori – Sezione Ticino chiede: la soppressione pura e semplice dell'art. 23 della legge sulla scuola pubblica del 1° febbraio 1990. L'alto livello di educazione in generale, l'esplosione dei mezzi di informazione e di comunicazione di massa, l'accesso immediato al sapere più disparato offerto dalla rete elettronica mondiale, e non da ultimo, l'accresciuto benessere materiale raggiunto hanno fatto sì che parti sempre più larghe della nostra popolazione si disinteressano delle religioni avite, situazione che è confermata dalla sempre minor frequenza alle funzioni religiose. Si va ancora in chiesa per il battesimo, per le nozze e per le esequie. Questa situazione si rispecchia anche a livello scolastico, dove l'istruzione religiosa cattolica facoltativa attuale registra una frequenza del 70% a livello di scuola elementare, del 64% a livello di scuola media e meno del 10% a livello di scuola media superiore. Si comprende che una simile situazione possa preoccupare la chiesa cattolica che lamentava il diffondersi di un'ignoranza religiosa pregiudizievole per la formazione umana delle nuove generazioni (Torti 2001). Meno comprensibile quando è la politica a lamentarsi che è sempre più generalizzato ed evidente l'ignoranza dei pur minimi elementi di cultura cristiana negli studenti delle scuole pubbliche ticinesi (Sadis 2002). Chi si lamenta dell'ignoranza dei pur minimi elementi di cultura cristiana, dimentica che la pace religiosa, di cui godiamo fortunatamente oggi, non si basa sulla conoscenza delle religioni (si pensi solo alle labili conoscenze bibliche dei fedeli!), ma soprattutto al fatto di trascurare tradizionali insegnamenti della fede e ad atteggiamenti che ritengono l'ottica religiosa senza importanza e secondaria. Dunque, invece di lamentarsi del' ignoranza religiosa sarà meglio rallegrarsi, e mettere in luce il lato estremamente positivo di questa evoluzione, a dimostrazione che la popolazione e soprattutto i giovani sono maturati e sempre meno disposti a credere in fiabe salvifiche e in dogmi settari vecchi di quasi due millenni, concepiti in tempi dove le conoscenze erano quelle che erano e per situazioni politico sociali e ambientali che più nulla hanno a che fare con i tempi attuali. Finalmente, anche se a fatica prendono il sopravvento la razionalità e le scoperte dell'era dei lumi, segnando, si spera, il definitivo tramonto dell'era delle superstizioni e dell'oscurantismo, avverando ciò che sperava il filosofo francese Auguste Compte nel 1825 ossia che un giorno la ragione avrebbe vinto ogni superstizione religiosa. Ogni essere umano ha il diritto di concepire il mondo secondo le proprie affinità spirituali e le proprie esperienze personali, e non si vede perché lo Stato debba dar manforte alle ormai anchilosate religioni, incapaci di frenare l'esodo dei loro fedeli, per richiamare all'ovile le pecore smarrite. La Scuola pubblica, una delle principali istituzioni dello Stato democratico, liberale e laico, deve dare ai giovani dei solidi principi fondamentali per la loro vita, con il fine di aiutarli a reagire positivamente nei tempi difficili, senza cadere nell'errore delle pure supposizioni e delle cieche credenze. Deve offrir loro la base per sviluppare le proprie facoltà virtuali e questo senza promettere loro una vita eterna per la propria buona condotta e le proprie azioni caritatevoli. Le promesse che non devono essere mantenute sono senza valore. La scuola deve educare ad una incessante e sincera ricerca della verità (condizione prima per un'armoniosa coabitazione in una società democratica e multietnica, un perseguimento continuo delle libertà politiche (democrazia), preludio alla libertà interiore, e un rispetto della vita di ciascuno e delle sue opinioni particolari (tolleranza). Inoltre è necessario offrire agli allievi nella scuola pubblica uno spazio dove pag. 6 2 FREIDENKER 3/07 Bundesgericht Suizidhilfe für Psychischkranke lung ruft, und jenem, der auf einem selbst bestimmten, wohlerwogenen und dauerhaften Entscheid einer urteilsfähigen Person beruht (“Bilanzsuizid”), den es gegebenenfalls zu respektieren gilt. Basiert der Sterbewunsch auf einem autonomen, die Gesamtsituation erfassenden Entscheid, darf unter Umständen auch psychisch Kranken Natrium-Pentobarbital verschrieben und dadurch Suizidbeihilfe gewährt werden.» «Ob die Voraussetzungen dazu gegeben sind, lässt sich wiederum nicht losgelöst von medizinischen – insbesondere psychiatrischen - Spezialkenntnissen beurteilen und erweist sich in der Praxis als schwierig; die entsprechende Einschätzung setzt deshalb notwendigerweise das Vorliegen eines vertieften psychiatrischen Fachgutachtens voraus ... » Dignitas zufrieden Der Generalsekretär von «Dignitas», Ludwig A. Minelli, hat dazu erklärt, mit der Anerkennung des Rechts auf begleiteten Suizid als EMRK-Recht werde allen Versuchen, mit zusätzlichen «Regeln» Menschen aus anderen Staaten als der Schweiz den Weg zu Das Schweizerische Bundesgericht hat das Recht eines Menschen, Art und Zeitpunkt der Beendigung seines eigenen Lebens zu bestimmen, als europäisch garantiertes Grundrecht anerkannt und gleichzeitig grundsätzlich Psychischkranken denselben Anspruch wie allen anderen Menschen gewährt, sofern sie urteilsfähig sind. Gleichzeitig hat es ein Begehren um Beseitigung der Rezeptpflicht für das für einen begleiteten Suizid benötigte Mittel abgewiesen. Die Entscheidung des Bundesgerichtes ist durch die Beschwerden eines psychisch kranken Mannes erwirkt worden, der Mitglied von «Dignitas» ist, dem jedoch angesichts der Rechtsunsicherheit kein Arzt ein Rezept für das für einen sicheren Suizid notwendige Medikament ausstellen wollte. Grund für die Weigerung war die stets etwas undeutlich gehaltene Androhung des Zürcher Kantonsarztes, Ärzten, die psychisch Kranken ein solches Rezept ausstellen, Berufsverbot zu erteilen. (...) Das Bundesgericht hielt wörtlich fest: "Zum Selbstbestimmungsrecht im Sinne von Art. 8 Ziff. 1 EMRK gehört auch das Recht, über Art und Zeitpunkt der Beendigung des eigenen Lebens zu entscheiden; dies zumindest, soweit der Betroffene in der Lage ist, seinen entsprechenden Willen frei zu bilden und danach zu handeln." "Es ist nicht zu verkennen, dass eine unheilbare, dauerhafte, schwere psychische Beeinträchtigung ähnlich wie eine somatische ein Leiden begründen kann, das dem Patienten sein Leben auf Dauer hin nicht mehr als lebenswert erscheinen lässt. Nach neueren ethischen, rechtlichen und medizinischen Stellungnahmen ist auch in solchen Fällen eine allfällige Verschreibung von Natrium- Pentobarbital nicht mehr notwendigerweise kontraindiziert und generell als Verletzung der medizinischen Sorgfaltspflichten ausgeschlossen ... Doch ist dabei äusserste Zurückhaltung geboten: Es gilt zwischen dem Sterbewunsch zu unterscheiden, der Ausdruck einer therapierbaren psychischen Störung ist und nach Behand- einer Freitod-Begleitung in der Schweiz unmöglich zu machen, der Boden entzogen. Artikel 14 der EMRK lasse keinerlei Diskriminierung zu. Im Übrigen sei die durch das Urteil nunmehr endlich erzielte Rechtssicherheit die Basis dafür, dass künftig Ärzte auch Psychischkanken, die urteilsfähig sind, ohne das Risiko eines Berufsverbotes in Kauf zu nehmen, helfen können, indem sie nach Vorliegen eines psychiatrischen Gutachtens Natrium-Pentobarbital verschreiben dürfen. Signal an Nachbarländer Minelli ist auch davon überzeugt, dass dieser Entscheid in anderen europäischen Ländern, insbesondere in Deutschland, Grossbritannien und Frankreich, nach einiger Zeit dazu führen dürfte, die dortigen eingefrorenen politischen Positionen zu überdenken und ein liberaleres Regime zu ermöglichen. Dies würde die Nachfrage nach dieser Dienstleistung in der Schweiz erheblich reduzieren können, was durchaus erstrebenswert sei. Mitteilung von DIGNITAS – Menschenwürdig leben – Menschenwürdig sterben, Postfach 9, 8127 Forch-Zürich, Tel. +41 44 9080 44 72 www.dignitas.ch 1.2.2007 Ein Ko-Präsidium für die FVS An seiner ausserordentlichen Sitzung vom 10. Februar 2007 hat der Zentralvorstand zur Kenntnis genommen, dass sich bis Ende Januar 2007 zwei FVS-Mitglieder für die Nachfolge des abtretenden Zentralpräsidenten beworben haben. Sylvia Steiner und Stefan Mauerhofer sind beide voll berufstätig und würden das Amt gerne als Ko-Präsidium übernehmen. Beide erfüllen die in der Ausschreibung aufgestellten Kriterien und haben den Zentralvorstand davon überzeugt, dass sie sich von ihren Interessen und Fähigkeiten her gut ergänzen. Der Zentralvorstand schlägt deshalb der Delegiertenversammlung 2007 ein Ko-Präsidium Steiner/Mauerhofer zur Wahl vor. Bereits in dieser Ausgabe des FREIDENKERs besprechen die beiden je ein selbst gewähltes Buch. Auch in den folgenden Nummern werden sie Stellung zu Fragen nehmen, die die FVS betreffen. Haben Sie Fragen an die Kandidaten? Richten Sie diese bitte an info@freidenker.ch. Sylvia Steiner und Stefan Mauerhofer werden gerne darauf antworten. FREIDENKER 3/07 3 ZP-Wahlen Stefan Mauerhofer Evolutionärer Humanismus Gedanken zu M. Schmidt-Salomon's Buch "Manifest des evolutionären Humanismus". Das Buch umschreibt den Ansatz zu einem modernen und auf die Bedürfnisse des Menschen zugeschnittenen Humanismus. Das Wort „evolutionär“ bedeutet in diesem Zusammenhang, dass die ethischen Grundsätze sich laufend den gesellschaftlichen, wissenschaftlichen, biologischen, oekologischen und kulturellen Gegebenheiten anpassen sollten. Die Ethik muss sich also laufend dem Menschen oder anderen Organismen und intelligenten Systemen anpassen und nicht umgekehrt. Der weitläufig herrschenden, dogmatischen Moral wird eine umfassende Absage erteilt und eine flexible Ethik gegenübergestellt. Auch ein einfacher Naturalismus wird als ethische Grundlage abgelehnt. Die bestechende Grundaussage des Buches ist: „Wer Wissenschaft, Philosophie und Kunst hat, braucht keine Religion“. Der Mensch ist also von Natur aus kein religiöses Wesen, sondern die Religion stellt eine Art Irrweg dar, welcher durchaus überwunden werden kann und muss. Das blinde Festhalten an ein dogmatisches Weltbild führt unweigerlich zur Barbarei und muss aktiv bekämpft werden. Wer dennoch an seinem heiligen Buch festhält, wird aufgefordert, dieses einmal genauer zu betrachten. Am Beispiel der Bibel wird deutlich, in wie fern der Text nur noch „gefiltert“ betrachtet wird. Wenn man den biblischen Text im Original liest, dann wird einem aber schnell deutlich, wie krank und weltfremd diese sogenannte heilige Schrift in Wirklichkeit ist und wie kaputt der Geisteszustand eines sogenannten Gottes in Wirklichkeit sein muss, dessen Worte ja diese Bücher angeblich repräsentieren, wenn z.B. Sklaverei, Sippenhaft, Menschenopfer und Mord von der Bibel durchaus propagiert und gefordert werden. Andere heilige Bücher wie der Koran werden im Buch auch zitiert und zu Recht schonungslos angeprangert. Im Buch werden die Bedürfnisse und Eigenschaften der Spezies Mensch umschrieben. Eine Gesellschaftsordnung, welche diesen nicht Rechnung trägt, sondern von einem idealisierten Menschenbild ausgeht, ist zum scheitern verurteilt. Genauso wie der Kommunismus gescheitert ist, werden auch die Religionen scheitern und sind schon gescheitert. Kein Wertesystem wider die menschliche Natur lässt sich auf Dauer halten. Stefan Mauerhofer (*1966) ist Informatiker und arbeitet vollzeitlich bei einer Bank. Er ist in einer katholischenevangelischen Familie in Grenchen aufgewachsen. 1983 ist er aus der Kirche ausgetreten und 1998 Mitglied der Grenchner Freidenker geworden. 2005 wurde er zum Präsidenten der Freidenker Grenchen gewählt. Stefan Mauerhofer ist verheiratet und lebt in Grenchen. Im Buch wird eine zentrale Motivation menschlichen Handelns deutlich: der Eigennutz. Schmidt-Salomon beschreibt sehr gut, wieso unser heutiges kapitalistisches Wirtschaftssystem - im Gegensatz zur Utopie Kommunismus - so erfolgreich ist. Das Buch beschränkt sich in seinen Aussagen nicht nur auf den Menschen, sondern verallgemeinert seine Betrachtungen auch auf die Tierwelt und darüber hinaus. Michael Schmidt-Salomon Manifest des Evolutionären Humanismus Alibri Verlag 2005 181 Seiten Euro 10.ISBN: 3-86569-010-6 Zur Debatte zwischen Michael Schmidt-Salomon und Joachim Kahl siehe FREIDENKER 1/07 Ich bin vom „Manifest des evolutionären Humanismus“ so begeistert gewesen, dass ich das ganze 160-seitige Buch innerhalb von 24 Stunden „verschlungen“ habe. Ich habe meine Weltanschauung und Überzeugung in diesem Buch wiedergefunden und habe mich durch dessen Aussagen auch beeinflussen lassen. Als Leitfaden und Orientierungshilfe für einen selbstbewussten und aufgeklärten Humanismus ist dieses Buch nur zu empfehlen. Stefan Mauerhofer 4 FREIDENKER 3/07 ZP-Wahlen Sylvia Steiner eine Religion die Ethik und Moral vorgeben, wären viele Menschen haltlos. Es stellt sich daher die Frage, welche Regeln man aufstellt. Ganz ohne wird eine Gesellschaft nie funktionieren. Die Menschen müssten zu mehr Selbstverantwortung “erzogen” werden, dies hätte auch in der Politik seine Gültigkeit. Oberstes Gebot müsste - im Gegensatz zu den Religionen die Lebenslust statt der Lebensfrust sein. Das Paradies sollte gemäss Onfray weniger eine himmlische Fiktion sondern vielmehr eine irdische Idealvorstellung sein. Er ist aber genügend Realist um festzustellen, dass diese Vorstellung von einer gänzlich atheologischen Zeit im Moment noch in weiter Ferne ist. Die Religionen nehmen im Moment an Bedeutung eher zu. Es muss akzeptiert werden, dass es immer gläubige Menschen geben wird. Menschen die, gemäss Onfray, eine kindhafte Vorstellung zum Leben brauchen, weil die Tatsache des Endlichen im Leben nicht schön klingt. Menschen, welche die „Krücke“ der Religion benötigen, die ihnen scheinbaren Halt und Lebensmut gibt. Es ist auch Angst vor dem Unbekannten nach dem Tod und der Wunsch nach einer endgültigen Gerechtigkeit, der viele Menschen glauben lässt und die Aussicht auf ein besseres Leben nach dem Tod, in dem man z. B. auch seine lieben Verstorbenen wieder sieht. Nüchtern betrachtet darf man sich allerdings auch die Frage stellen, wo denn all die weniger geliebten Menschen, oder gar die Schwerverbrecher nach dem Tod wirklich landen. „Himmel und Hölle“ müssen seit Beginn der Religionen sicher hoffnungslos überfüllt sein. Wir müssen damit leben, dass frei denkende Menschen eher in der Minderheit sind. Dennoch lohnt sich der Kampf für mehr Selbstverständlichkeit des Nicht-Glaubens. Denn, eine tolerantere und somit bessere Welt ist diese Mühe wert. Sylvia Steiner Das Buch behandelt vier Teile: die Atheologie, den Monotheismus, das Christentum und die Theokratie. Ich gehe im Folgenden auf das Kapitel der Atheologie ein. Gott ist tot! Für viele wohl eine schöne Vorstellung. Doch wie kann ein “Etwas” tot sein, an dessen Existenz wir nicht glauben? Wann wäre Gott gestorben? Bei Mord, wer war der Täter? Wo würde er begraben sein? Mit diesen und ähnlichen Fragen zeigt Onfray auf, wie paradox diese Aussage ist. Denn eigentlich entspringt sie einer ontologischen Spielerei des 20. Jahrhunderts, die in gewisser Hinsicht eine fast kindische Trotzhaltung ist. Man ist gegen alles, sogar das nicht Existierende. In der Beschreibung des Atheismus und dessen Herkunft zeigt Onfray auf, dass “Atheist” genannt zu werden, einer Beleidigung nahe kommt. Denn dies steht im Ursprung für das Schlechte und Sündhafte. Aber auch für das Rebellische gegen eine alles beherrschen wollende Macht. Demnach gilt: wer nicht spurt ist schlecht = Atheist. Er zeigt aber auch auf, dass es nicht einfach ist, den Menschen, der nicht an einen Gott glaubt und dennoch nicht schlecht ist, zu beschreiben. Auch zeigt Onfray auf, wie willenlos ein guter Gläubiger sein muss. Wie die Religionshüter unbequeme Gläubige behandelten, zum Teil immer noch, und sich somit bis jetzt ihre Macht sicherten. Sich gleichzeitig aber Vertretung einer barmherzigen Religion auf Erden nennt. Er weist direkt auf die Druckmittel hin, mit welchen Religionshüter sich ihre Anhänger erhalten: Die Angst, ein schlechter Mensch zu sein, wenn nicht dieser Gott verehrt wird, die wenig erspriessliche Aussicht auf ein Dasein nach dem Tod in der Hölle, aber auch die Betrachtung des Lebens als Katastrophe, der Intelligenz als frivole Anmassung, der Frau als Fluch und dem Vergnügen als Sünde. Onfray stellt auch Überlegungen zu einer Zeit nach der Religion an, einer atheologischen Zeit. Würde nicht mehr Sylvia Steiner (*1973), ist in einer Freidenker-Familie aufgewachsen. Sie ist ausgebildete Detailhandels- und KVAngestellte und arbeitet vollzeitlich im Controlling eines Verlages. Seit 1998 ist sie Mitglied des Zentralvorstandes der FVS und hat sich vor allem um das Ressort Soziales gekümmert. Sylvia Steiner ist verheiratet und lebt im Kanton Aargau. Wir brauchen keinen Gott Warum man jetzt Atheist sein muss von Michel Onfray Dieser Titel provozierte in mir die Frage: ”muss man?”. Alleine der Titel könnte einen als Freidenker abschrekken. Denn man muss in erster Linie gar nichts, jedenfalls leben wir in einem Land in dem man mehrheitlich diese Freiheit hat. Michel Onfray nimmt auf interessante, wenn auch sehr ausführliche Weise Themen wie die Atheologie und den Atheismus unter die Lupe. Sein Buch hat hohe Wellen geschlagen, was nicht weiter erstaunt, denn er geht sehr direkt und ehrlich mit Kirche und Religionen um. Auch den Atheismus, eine Begriff welcher ursprünglich von kirchlicher Seite her kommt, zerpflückt er. Er zeigt hier die inkonsequente Seite vieler auf, die von sich behaupten, nicht gläubig zu sein. Ebenso behandelt er die Idee einer neuen Zeit ohne Religionen: welche Überlegungen dafür gemacht werden müssen in Bezug auf Moral und Ethik. Und er erläutert, wie wir in einer immer noch sehr religiös gläubigen Zeit leben. FREIDENKER 3/07 5 Ethik Forschung mit Primaten Die Wissenschaftskommission (WBK) des Nationalrates hält das Tierschutzgesetz für streng genug und will Tierversuche an grossen Menschenaffen und belastende Experimente mit andern Primaten nicht gesetzlich verbieten. Diese würden nur nach einer strengen Güterabwägung und im Bewusstsein der hohen Verantwortung gegenüber dem Tier bewilligt und seien für die Forschung bedeutsam. Das revidierte Tierschutzgesetz, das die eidgenössischen Räte vor gut einem Jahr verabschiedet haben, sieht den Schutz der Würde des Tieres vor. Es ist aber noch nicht in Kraft. Empfehlung der Ethikkommission In ihrem Bericht "Forschung an Primaten - eine ethische Bewertung" kam eine Mehrheit der Mitglieder der Eidgenössischen Kommission für Tierversuche (EKTV) und der Eidgenössischen Ethikkommission für die Biotechnologie im Ausserhumanbereich (EKAH) zum Schluss, dass Versuche an Primaten ethisch vertretbar sind, wenn sie durch eine angemessene Güterabwägung gerechtfertigt werden können. Eine Mehrheit der Mitglieder der Kommissionen ist jedoch ebenfalls der Ansicht, dass stark belastende Versuche für die Tiere generell unzumutbar sind und von keinem menschlichen Interesse aufgewogen werden können. Versuche an Menschenaffen – Bonobos, Schimpansen, Gorillas und Orang-Utans – sollten verboten werden, lediglich eine beobachtende Forschung sollte zulässig sein. Depressionsforschung Auslöser war ein Forschungsprojekt an der ETH Zürich. Dort wurden junge Krallenäffchen von ihren Eltern getrennt und sozial isoliert um Langzeiteffekte zu studieren. Dadurch hofften die Forscher, ein Primatenmodell für die Depressionsforschung zu entwikkeln, um so zu einem besseren Verständnis von depressiven Erkrankungen zu gelangen. Die zuständige kantonale Tierversuchskommission, hatte das Gesuch zwar mit Auflagen bewilligt; aus Sorge über mögliche weitere Entwicklungen solcher Primatenmodelle hat sie die Frage an die nationalen Kommissionen weitergeleitet. Die im Frühling 1998 eingesetzte EKHA hat die Aufgabe, den Bundesrat bei der Gesetzgebung und die Behörden beim Vollzug zu beraten. Aufgetragen sind ihr auch die Information und die Förderung des Dialogs über Nutzen und Risiken der Biotechnologie. Sieben Mitglieder vertreten die Ethik, die übrigen fünf andere Fachgebiete wie Biologie, Medizin, Politik und Recht. Derzeitiger Präsident ist Klaus Peter Rippe, Prof. Dr. phil. I, Leiter des Büros "ethik im diskurs", Zürich. rc Tierversuchsstatistik 2005 2005 wurden 550 505 Versuchstiere eingesetzt, deutlich mehr als im Vorjahr (+ 10,6 %), aber 72% weniger als 1983. Der erneute Anstieg 2005 liegt im internationalen Trend. Ausschlaggebend ist die Zunahme bei den Mäusen (+60 000), teilweise bedingt durch die gentechnisch veränderten Mäuse (+13 000). Neben dem Wachstum in der Grundlagenforschung fällt die ausgeprägte Zunahme von Qualitätsprüfungen von Hormonpräparaten auf (+23 000 Tiere). Gegenüber 2004 abgenommen hat die Anzahl schwer belasteter Versuchstiere. Für Kosmetika wurden 2005 keine Tiere eingesetzt. Zwei Drittel der Versuchstiere wurden in der Industrie eingesetzt, ein knappes Drittel an Hochschulen und Spitälern. Bei über 90 % der in bewilligungspflichtigen Tierversuchen eingesetzten Tieren handelte es sich um Nagetiere wie Mäuse, Ratten, Hamster oder Meerschweinchen. Weiter wurden Fische, Kaninchen, verschiedene Haustierarten, Geflügel und Amphibien verwendet. 408 Primaten wurden in Versuchen in Basel, Freiburg und Zürich eingesetzt. Quelle: Tierversuchsstatistik 2005. www.bvet.admin.ch cont. pag. 2 possono crescere senza essere turbati dai pregiudizi degli adulti. La proposta della maggioranza della Commissione nella forma attuale è improponibile perché in aperto conflitto con la Costituzione federale art. 8 cpv. 2; art. 11; art. 15 cpv.4 e del Codice civile svizzero, art. 303. La prevista Commissione mista non è gestibile. La proposta della Chiesa cattolica è anacronistica e non tiene conto della mutata situazione sociale del Cantone Ticino, dove quasi il 50% delle classi della scuola obbligatoria hanno più del 30% di allievi provenienti da altre culture e praticanti altre religioni. Se adottata obbligherebbe il Cantone, in rispetto all.art.8 cpv. 2 della Costituzione federale, a finanziare l'insegnamento religioso delle molteplici religioni ormai presenti sul territorio, in primis l'Islam. Giova qui ricordare che secondo il censimento federale dell'anno 2000, nel Cantone Ticino la percentuale dei dichiarati non credenti e degli indifferenti era del 12,2%. Resta la proposta dell'ASLP - Sez. Ticino, unica che rispetta il principio fondamentale dello Stato laico democratico, la separazione netta tra Stato e Chiesa, il rispetto della Costituzione federale e il rispetto delle leggi dello Stato. Dunque mettiamoci tutti all'opera per far valere le nostre ragioni. Roberto Spielhofer Documentazione completa vedi: www.ti.ch/decs/stampa 6 FREIDENKER 3/07 Büchertisch FVS Schweiz in den Sektionen Ethik In unserer zunehmend säkularisierten Welt mit rasanten gesellschaftlichen, technischen und naturwissenschaftlichen Entwicklungen, die den Einzelnen und die Gesamtheit vor einschneidende Entscheidungen stellt – nach welchen Kriterien entscheiden Sie? Nach Ratio, aus dem Bauch heraus oder aufgrund ethischer Grundsätze? Und was bedeuten Letztere für Sie? Erziehung und Tradition, die vorgeben, was sittlich und schicklich ist, oder Religion und Glauben, deren innere Verfassung Werte prägen und Handlungsanleitungen formulieren? Und welche Rolle spielt bzw. kann die Spiritualität dabei spielen? Diesem Fragenkomplex geht Carola Meier-Seethaler in ihrem Plädoyer für eine spirituelle Ethik nach. Auf der Grundlage verschiedener Religionsmodelle bis hin zum Christentum stellt sie Bedeutung und Entwicklung von Naturverständnis, Mystik und Erlösungsglaube dar, um darauf aufbauend im zweiten Teil die Kritik an Spiritualität und religiöser Ethik seit der Aufklärung verfolgen zu können. Dabei verliert sie trotz enger Anlehnung an die theologische wie philosophische Theorie und Historie nicht den Bezug zum Umsetzungsfeld ihrer Überlegungen, das Leben selbst. Plausibel, verständlich und mit umfassendem Wissen macht sie klar, dass die rein intellektuelle Rationalität inklusive Verneinung spirituell begründeter Handlungsweisen dem Wesen des Menschen nicht gerecht werden konnte, diesen mit seinen Konflikten allein liess und oft keine Antworten und Lösungsansätze bot. Spirituelle Ethik und ihre Eingebungen werden von der Autorin nicht eng, d.h. auf den christlichen Glauben beschränkt, gefasst, sondern beinhalten nach ihrem Verständnis auch die Welt jenseits von Gott und Göttin mit ihren "a-theistischen" Ausdrucksformen, wie sie in der gesellschaftlichen und kulturellen Realität existieren. Grenzüberschreitende und durchaus provokante Thesen, die MeierSeethaler hier formuliert: anregend für den Einzelnen in seinen Entscheidungen, dis-kussionsbedürftig in der Daten Zentralvorstand 2007 Sa., 31.3, 16. 6, 18. 8, 20. 10., Bern Agenda Basel – Union Jeden letzten Freitag im Monat ab 19:00 Uhr: Freie Zusammenkunft im Restaurant "Storchen" Basel Samstag, 31. März 15:00 Gemeinsame Jahresfeier beider Basler Sektionen Restaurant "3 Könige" Kleinhüningeranlage 39, Basel DV 2007 So., 6. Mai 2007, Bern Anträge an die DV bitte bis Mi., 28. März, an den Zentralpräsidenten. Grosser Vorstand 2007 Sa., 24. November 2007, Olten Auseinandersetzung der Kirchen mit der Vielfalt von Spiritualität und Ethik der Gegenwart. Carola Meier-Seethaler Jenseits von Gott und Göttin. Plädoyer für eine spirituelle Ethik. Broschiert, 271 Seiten C.H.Beck, 2001 Fr. 22.70 ISBN-10: 3406475647 Carola Meier-Seethaler (* 1927), studierte Philosophie und Psychologie. Seit 1978 eigene Praxis für Psychotherapie in Bern. Carola Meier-Seethaler war Mitglied der 21-köpfigen Nationalen Ethikkommission im Bereich Humanmedizin (NEK) von deren Einsetzung durch den Bundesrat 2001 bis 2006, als sie unter Protest zurücktrat. Sie kritisierte die "einseitige Tendenz, mit dem Humanforschungsgesetz günstige Rahmenbedingungen für die Forschung zu schaffen. Werke: Ursprünge und Befreiungen Eine dissidente Kulturtheorie (1988). Von der göttlichen Löwin zum Wahrzeichen männlicher Macht. Ursprung und Wandel grosser Symbole ( 1993). Gefühl und Urteilskraft Ein Plädoyer für die emotionale Vernunft (2000) Das Gute und das Böse Mythologische Hintergründe des Fundamentalismus in Ost und West (2004). NEU März 2007: Macht und Moral 16 Essays zur Aufkündigung patriarchaler Denkmuster 280 S., Verlag: Xanthippe, ISBN-10: 3905795000. Basel – Vereinigung Jeden letzten Donnerstag im Monat 15 bis ca. 17:30 Uhr: Donnerstag Hock Restaurant "Park", Flughafenstr. 31 Bern Montag, 5. März 19:00 Jahresversammlung im Hotel "Bern", mit offeriertem Imbiss. Anmeldung bis 1. März an 031 372 56 03 (Kaech). Montag, 12. März ab 19:00 Freie Zusammenkunft Freidenkerhaus, Weissensteinstr. 49 B Grenchen Dienstag, 27. März 19:00 Generalversammlung Restaurant "Coq d'Or". Anschliessend wir ein Teller Spaghetti offeriert. Mittelland Samstag, 17. März 15:00 Generalversammlung Hotel "Egerkingen", 4622 Egerkingen St. Gallen Freitag, 16. März 19:00 Jahresversammlung Rest. "Dufour" Anm. bis 9.3.07 an 071 351 29 81 (Breitler) Winterthur Mittwoch, 7. März 19:00 Diskussionsforum Thema wird ad hoc bestimmt. Samstag, 24. März 15:00 Generalversammlung Alles im Restaurant "Chässtube" Zürich Montag, 12. März 14.30 Freie Zusammenkunft Thema: Fortsetzung der Lesung aus "Weltlicher Humanismus" von Joachim Kahl, Diskussion. Restaurant "Schweighof" Samstag, 24. März 14:30 Generalversammlung Bitte schriftliche Einladung beachten. FREIDENKER 3/07 7 FVS Freidenker-Vereinigung der Schweiz Mitglied der Weltunion der Freidenker (WUF) und der Internationalen Humanistischen und Ethischen Union (IHEU) Trauerfeiern Basel (Vereinigung) 079 217 01 29 oder 061 321 31 48 Basel (Union) 061 601 03 43 oder 061 601 03 23 Bern 031 372 56 03 oder 031 911 00 39 Grenchen und Umgebung 076 53 99 301 oder 032 645 38 54 Luzern und Innerschweiz 041 420 45 60 Mittelland 062 926 16 33 St. Gallen 052 337 22 66 Vaud/Waadt 026 660 46 78 ou 022 361 37 12 Winterthur und Thurgau 052 337 22 66 Zürich 044 463 16 55 Sollte unter der regionalen Nummer niemand zu erreichen sein, wenden Sie sich bitte an die FVS-Geschäftsstelle: 031 371 65 67 oder an 052 337 22 66 www.freidenker.ch Sektionen Winterthur Winterthurer Freidenker Postfach 1806, 8401 Winterthur Präsident: J.L. Caspar 052 337 22 66 Sekretariat: D. Dünki 052 222 98 94 Familiendienst: M.Ochsner 052 232 04 77 Basel FVS Basel und Umgebung Postfach 302, 4012 Basel Präsident: H. Stieger 079 217 01 29 Vizepräsidentin: B. Bisig 061 321 31 48 Kassier: R. Wenger Tel. 061 692 86 27 Fax 061 692 86 28 Mitgliederdienst: R. Frey 061 421 12 80 Freidenker-Union Region Basel USF Postfach 4471, 4002 Basel Präsident: G. Rudolf 061 601 03 43 Infos/Mitgliederdienst: 061 601 03 23 Postkonto: 40-4402-5 Zürich Freidenker Zürich Postfach 7210, 8023 Zürich *auch Fax Präs.: H. Rutishauser 044 463 16 55* Mitgliederdienst: M. Dobler 044 341 38 57 FREIDENKER - BIBLIOTHEK Zürich, im Sozialarchiv Stadelhoferstr. 12 (Nähe Bellevue) Bücherausgabe: Mo. - Fr. 10–20 Uhr Sa. 10–13 und 14–16 Uhr Auskunft: 044 251 80 66 Bern Freidenker Bern, Postfach, 3001 Bern Präsident a.i.: J. Kaech 031 372 56 03 Mitgliederdienst: J. Kaech 031 372 56 03 Genf Libre Pensée de Genève 27 ch. des quoattes, 1285 Avusy Président: J.P. Bouquet 022 756 40 49 tél. et fax FVS-Geschäftsstelle Mitglieder melden ihre Adressänderungen bitte an die Sektionen. Zuschriften an den Vorstand, AboMutationen, Auskünfte, Materialbestellungen an: Freidenker-Vereinigung der Schweiz FVS, Geschäftsstelle Postfach CH-3001 Bern Tel. 031 371 65 67 Fax 031 371 65 68 info@freidenker.ch Postkonto: 84-4452-6 Grenchen FVS Sektion Grenchen und Umgebung, Postfach 418, 2540 Grenchen Präsident: S. Mauerhofer 076 388 46 39 info@freidenker-grenchen.ch Mitgliederdienst/ Lotti Höneisen Krankenbesuche: 076 53 99 301 Adressänderungen an: Postfach 2622, CH-4002 Basel Mittelland FVS Sektion Mittelland Postfach 56, 4628 Wolfwil Präsident: H. Haldimann 062 926 16 33 Schaffhausen Freidenker Schaffhausen Postfach 69, 8213 Neunkirch Kontakt: R. Imholz 079 751 41 38 Impressum Redaktion Reta Caspar Rainweg 9 031 911 00 39 CH-3052 Zollikofen E-mail: reta.caspar@swissonline.ch Erscheinungsweise monatlich Redaktionsschluss 15. des Vormonats Jahresabonnement Schweiz: Fr. 30.– Ausland: Fr. 35.– (B-Post) Probeabonnement 3 Monate gratis Druck und Spedition Printoset, Flurstrasse 93, 8047 Zürich www.printoset.ch ISSN 0256-8993, Ausgabe 3/2007 Namentlich gekennzeichnete Beiträge können, aber müssen nicht mit der Ansicht der Redaktion übereinstimmen. St. Gallen FVS Regionalgruppe St. Gallen c/o S. Breitler Haldenweg 37, 9100 Herisau Kontakt: S. Breitler 071 351 29 81 Tessin/Ticino P.P./Journal CH-4002 Basel Associazione Svizzera dei Liberi Pensatori (ASLP) Sezione Ticino Casella postale 721, 6902 Paradiso Presidente: R. Spielhofer 091 994 21 45 Waadt/Vaud Ass. vaudoise de la Libre Pensée Case postale 5264, 1002 Lausanne Président: J.P. Ravay 022 361 94 00 Secrétariat: 026 660 46 78 AZB