Freidenker 12/2006.pdf

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(file: @@freidenker-200612.pdf@@)libero pensatore 91. Jahrgang Nr. 12 Dezember 2006 Idomeneo wird in Berlin nun doch aufgeführt, in diesen Tagen – das Prinzip Vernunft hat gesiegt. Zeigen muss sich allerdings noch, wer sich dafür interessiert. Als die Inszenierung vor drei Jahren auf dem Programm gestanden hat, waren es offenbar nicht überaus viele gewesen. Zeigen wird sich auch, ob jene, die den Dialog der Religionen zu ihrer Gegenwart und Zukunft propagieren, sich für die Oper interessieren und für die Idee, es gar einmal ohne Religion zu versuchen. Auf dem nebenstehenden Bild aus der Berliner Inszenierung ist ein Zitat aus Sophokles' Antigone zu lesen, der ungeheuren Geschichte eines unmenschlichen Königs: "Ungeheuer ist viel, doch nichts ungeheurer als der Mensch". Keine frohe Botschaft zur Weihnachtszeit! Ist der Mensch also des Menschen Wolf, wie der Staatstheoretiker Thomas Hobbes (1588-1679) das Zitat des römischen Komödiendichters Plautus (ca. 250-184 v.Chr.) zum Ausgangspunkt seines Plädoyers für einen starken Staatsführer machte? Nein, denn Hobbes hat nur den ersten Teil des Zitates übernommen. Das vollständige Zitat lautet: "Der Mensch ist dem Menschen ein Wolf, kein Mensch, wenn er nicht weiss, welcher Art sein Gegenüber ist". Es ist die Angst vor dem Unbekannten also, die uns unmenschlich reagieren lässt – eine durchaus sinnvolle Angst, die dazu dient, Unbekannten gegenüber erst einmal vorsichtig zu sein. Wer diese natürliche, menschliche Reaktion jedoch zu schüren weiss, der verschafft sich Macht über die Menschen. Nach diesem Muster wird Herrschaft "Wir sind alle Atheisten in bezug auf frühere Götter der Menschheit – manche von uns gehen einfach einen Gott weiter." Richard Dawkins, Biologe. Seite 4 Das Prinzip Vernunft aufgebaut, in der Familie, in der Gesellschaft, im Staat. Besonders wirksam – weil nicht überprüfbar – ist diese Instrumentalisierung unserer menschlichen Angst, wenn die Erlösung davon im Jenseits versprochen wird; und damit arbeiten alle monotheistischen Religionen. Sie haben sich selbst und für sein Handeln zu übernehmen. Das Prinzip Vernunft und das Prinzip Verantwortung sind wieder entdeckt worden. Wieder entdeckt deshalb, weil schon die griechischen Philosophen herausgearbeitet hatten, dass das Humane im Menschen drin steckt und, dass es unsere Lebens- der Ängste der Menschen über Jahrtausende bedient, haben Menschen in ihrer Angst Unmenschliches vollbringen lassen und sie mit Erlösungsphantasien bei der Stange gehalten – das Prinzip Hoffnung ist zum perfekten Machtprinzip geworden. Immanuel Kant (1724-1804) hat das vernunftbegabte Tier namens Mensch herausgefordert, sich aus der Unmündigkeit und Jenseitshoffnung zu befreien und Verantwortung für sich "Die organisierte Religion hat versagt. Sie verbreitet nicht Mitgefühl sondern macht Menschen zu hasserfüllten Lemmingen!" Elton John, Sänger. Seite 5 aufgabe ist, nicht zu hoffen, sondern durch verantwortungsvolles Denken und Handeln zum humanen Menschen zu werden – so wie es etwa der griechische Dichter Menander (ca. 341292 v.Chr.) ausgedrückt hat: "Was für ein erfreuliches Wesen ist der Mensch, wenn er ein Mensch ist." Wir tun gut daran, in der Zeit der Wintersonnenwende die vorchristlichen Denker der Menschlichkeit und der Vernunft zu konsultieren. Reta Caspar "Natürlich ist das Universum etwas Faszinierendes. Aber das muss man doch nicht mit religiösen Ausdrücken umschreiben." Lisa Randall, Physikerin. Seite 6 FREIDENKER 12/06 1 Teismo, anticlericalismo, libero pensiero Secondo taluni "uomini di dio", da lui investiti del "sacerdozio" e quindi iniziati ai misteri della trascendenza, i Liberi Pensatori sarebbero persone libere di ragionare con i paraorecchi dei preconcetti, e di vedere le cose con gli occhiali affumicati dall'ateismo ed anticlericalismo. Questa è un'affermazione a dir poco paradossale quando si considera che viene pronunciata da individui che, ponendo la ragione in subordine alla fede, vincolano la loro concezione del mondo e del senso dell'esistenza ad opinioni prefabbricate, assunte quali verità assolute ed indiscutibili. Al proposito si può dire che qualcuna di queste persone vede e denuncia, scandalizzandosene, la pagliuzza nell'occhio altrui e non la trave nel proprio! Dei Liberi Pensatori si vuol far passare l'immagine di pecore smarrite che disubbidiscono al buon pastore e ne sfidano i cani in quanto hanno il difetto di misconoscere la propria natura che è quella di appartenere al gregge. Ma gli uomini non sono pecore! Per altro nemmeno sono animali meno mansueti usi a riunirsi in branchi, ai quali talora sembrano simili. Gli Esseri Umani hanno il dono della Ragione associato al libero arbitrio (ma su ciò nemmeno tutti i credenti concordano), dunque hanno facoltà di scelta, pur se presso taluni (ma non tutti!) interviene il dio donando loro la fede: una fede che, appunto, se uno non l'ha non se la può dare! I Liberi pensatori non sono dunque "uomini di fede", nel senso che non credono nelle verità rivelate da una divinità calata dalla trascendenza della storia. E, a maggior ragione, non credono nelle rielaborazioni del presunto divino messaggio che individui auto-proclamatisi "sacerdoti" hanno successivamente scodellato ai profani. Non è tuttavia corretto sostenere che tutti i Liberi pensatori siano atei finché si equivoca sul termine dio. In effetti, sulle questioni di natura metafisica non vi sono certezze condivise. Se è consentito un gioco di parole, si è tutti concordi nel dire che non vi sono certezze se non una: quella, appunto, secondo cui non vi sono certezze! Così il Libero Pensatore può essere ateo, agnostico, panteista o credente in un'entità superiore indefinita, ma non può, contemporaneamente, essere fautore di una confessione religiosa. L'adesione all'Associazione Svizzera dei Liberi Pensatori non è compatibile con l'appartenenza ad una qualsiasi comunità religiosa. I clericali sono infastiditi dal fatto che i Liberi Pensatori non sono i laici ed i laicisti che loro si aspetterebbero, cioè non sono le persone rispettose del loro divino agire che, declamano, è atto a preparare ed a garantire la serenità eterna. Il termine laico si presta a questa incomprensione in quanto laico è, infatti, colui che non fa parte del clero perché non ha ricevuto gli ordini sacerdotali. Quindi, dato che un gregge non può essere composto solo da pastori, per i clericali, i laici sono ... le pecore! Ma i Liberi Pensatori sono laici in quanto si ispirano ai principi del laicismo, cioè al sostegno della piena indipendenza di pensiero ed azione, anche politica, contro qualsiasi ingerenza religiosa. Al proposito il "caso" Zapatero è emblematico: in occasione di una visita papale in terra spagnola, il Primo Ministro ha ottemperato, come suo compito, ai doveri di accoglienza del Monarca dello Stato del Vaticano, ma nulla più, nel pieno rispetto dei principi laicisti. Non vi è, infatti, nessuna necessaria complementarietà fra Stato e Chiesa, anzi, tale collaborazione comporta inaccettabili confusione e sovrapposizione di ruoli, a favore esclusivo della Chiesa per un'estensione della sua influenza. In questo ordine di idee, una breve digressione merita la distinzione tra deismo e teismo. Deismo inteso quale ipotesi dell'esistenza di un demiurgo dagli indefinibili contorni, appartenente ad una dimensione umanamente inarrivabile ed inconoscibile; teismo caratterizzato dalla certezza di una figura soprannaturale chiaramente personalizzata, in permanente colloquiale relazione con l'uomo "fatto a sua immagine e somiglianza". Le due diverse concezioni non hanno nulla che le accomuni: l'una è un'astratta speculazione filosofica, l'altra un'affabulazione superstiziosa. Eppure c'è chi ha la spudoratezza di sostenere il contrario. Nell'ottica medievaleggiante, secondo cui il rango della filosofia era di fungere da umile ancella alla teologia, il papa Ratzinger ha preteso arruolare le "anime morte" del pensiero ellenico nel tentativo di stabilire una parentela ideale tra la filosofia greco antica e la mitologia giudaico-cristiana. Con tale operazione mistificante egli vorrebbe cucire un mantello ideologico comune ad uso di quell'occidente che, nelle sue aspirazioni, dovrebbe essere unitario. Il riferimento papale al mondo ellenico è, sotto un certo profilo, opportuno: ricorda, infatti, l'attitudine abietta che gli uomini della Chiesa primitiva ebbero nei confronti del pensiero antico. In effetti, fu riciclato tutto ciò che poteva essere incorporato nell'ideologia dominante, mentre ciò che non serviva alla bisogna, talora spacciato come "scritto di magia", veniva distrutto (con una certa frequenza assieme al latore di tale pensiero). Non per nulla, degli scritti di coloro che non appartenevano alle correnti teiste non sono rimasti che miseri brandelli. Già negli "atti degli apostoli" (19,19) si parla di un grandioso autodafè in cui, su istigazione del cosiddetto "apostolo delle genti", Paolo di Tarso, vennero bruciati libri per un valore allora stimato in cinquantamila giornate lavorative di un operaio. Il fatto, pare, avvenne ad Efeso. Secondo i religiosi nostrani, i Liberi Pensatori, in particolare quelli che si riconoscono nell'ASLP-TI, sarebbero affetti da un anticlericalismo preconcetto: come se uno, di punto in bianco, senz'altra motivazione che il gusto della faziosità, prendesse partito contro tutto ciò che sa di sacrestia. (Ma è certo una forzatura il ridurre l'anticlericale alla figura caricaturale del mangiapreti. A parte le considerazioni sull'indigeribilità di simile pietanza si può anche immaginare che tra i mangiapreti si trovassero persone mosse da rancori d'origine strettamente privata: chi avesse sofferto le attenzioni pruriginose dei sacerdoti, chi non avesse apprezzato 2 FREIDENKER 12/06 cont. pag. 2 Grosser Vorstand Mit Blick auf 2008 Am 18. November 2006 hat der Grosse Vorstand der FVS statutengemäss das Budget 2007 verabschiedet. Es basiert auf der Annahme, dass die Delegiertenversammlung 2007 den Sonderbeitrag der Sektionen für eine weitere Periode garantieren wird, und es enthält bereits Rückstellungen für die geplanten Aktivitäten im Jubiläumsjahr der FVS. 2008: 100 Jahre FVS Die Mitglieder des Grossen Vorstandes haben Kenntnis genommen vom Ideenkatalog für das Jubiläum und von ersten Kostenberechnungen. Der Geschäftsführer Peter Rettenmund ist mit den Ausführungen bei den Anwesenden auf offene Ohren gestossen. Neues Erscheinungsbild Gleichzeitig bekamen die Mitglieder das erste Produkt mit dem neuen Erscheinungsbild der FVS – frisch ab Druckerei – in die Hand. Ein gefälliger und handlicher Leporello soll künftig einen ersten, diskreten Kontakt mit der FVS erleichtern. Die Mitglieder sollten ihn bei nächster Gelegenheit von ihren Sektionen erhalten. Der Leporello liegt in erster Auflage nur in deutscher Sprache vor. Nach Auswertung der Reaktionen sollen auch eine französische und eine italienische Version folgen. Bis März 2007 wird das neue Logo in allen Sektionen eingeführt sein und die neu gestaltete Hompage funktionieren. An der nächsten ZV-Sitzung wird über Form und Inhalt weiterer Drucksachen entschieden. Gesucht: Neue/r Zentralpräsident/in Der amtierende Zentralpräsident hat altershalber definitiv seinen Rücktritt auf die DV 2007 hin erklärt. Alle FreidenkerInnen sind aufgefordert, sich für eine gute Nachfolgeregelung zu engagieren, geeignete Persönlichkeiten darauf anzusprechen und eine eigene Kandidatur ebenfalls zu erwägen. Die FVS braucht eine kommunikative Führungsperson, die in wenigstens zwei Landessprachen die Anliegen der Konfessionsfreien nach aussen vertritt und die Vereinigung in klarer Kompetenzaufteilung mit der Geschäftsstellen leitet. InteressentInnen können bereits an der nächsten ZVSitzung, am 6. Januar 2007, Einblick in die Arbeit des ZV erhalten – wir freuen uns auf Sie! FVS-Abstimmungsempfehlungen Aus aktuellem Anlass hat der Zentralvorstand den Sektionen Gelegenheit gegeben, im Rahmen des Grossen Vorstandes ihre Meinung zur Frage abzugeben, ob – und allenfalls bei welchen Sachfragen – die FVS Abstimmungsempfehlungen publizieren soll. Aufgrund der mehrheitlich negativen Reaktionen wird der Zentralvorstand das Thema an der Delegiertenversammlung 2007 traktandieren und bis dahin keine Empfehlungen mehr publizieren. Die Sektionen erhalten weitere Unterlagen und sind gebeten, die Diskussion mit den Mitgliedern zu führen. rc FREIDENKER 12/06 la pratica della confessione secondo le istruzioni sessuofobiche di sant'Alfonso Maria de Liguori, chi fosse stato leso nei propri diritti ereditari da lasciti estorti in punto di morte ai propri cari. Non è tuttavia su queste miserie che l'anti-clericale fonda le proprie convinzioni.) L'anticlericalismo ha motivazioni ben più elevate e, se la denominazione non apparisse troppo riduttiva, le Associazioni dei Liberi pensatori potrebbero con orgoglio richiamarsi a questa scelta etica: che fu quella dei nostri maggiori, i quali nel 1902 costituirono la "Società anticlericale Ticinese" e pubblicarono il loro "organo officiale" dal nome "L' Anticlericale". Si potrebbe ricordare, a titolo di paragone, che in drammatici momenti della storia europea i democratici d'ogni tendenza trovarono un loro comune denominatore nell'antifascismo: e ancorché questa non fosse condizione sufficiente a caratterizzare il "democratico", ne era condizione necessaria. Analogamente, ancorché l'anticlericalismo non sia condizione sufficiente a caratterizzare il Libero Pensatore, ne è condizione necessaria! La spiegazione del termine sta nella sua composizione: anti clericalismo = contro il clericalismo. Ora, il clericalismo è quell'attitudine che induce i seguaci di una religione, e di una religione rivelata, per giunta, a riconoscersi come un tutt'uno: membri di un sol corpo che, in un intricato labirinto allegorico, diventa "sposa di Cristo", trasformandosi così nel "Cristo totale", attraverso l'unione sponsale. Guido Bernasconi Continua **** Eine Spende zur Jahreswende **** Wie gewohnt liegt dieser letzten Ausgabe des Jahres ein Einzahlungsschein für eine Spende bei, die in die Zukunft der FVS investiert werden soll. Mit dem Aufbau der neuen Geschäftsstelle haben wir uns viel vorgenommen: Bis zum Jubiläumsjahr 2008 soll die FVS fit gemacht werden für ihren Auftritt als Stimme der Konfessionsfreien. Mit dem Sonderbeitrag tragen die Sektionen das Honorar der Geschäftsstelle. Aber die Erneuerung der FVS kostet noch mehr: Das neue Erscheinungsbild, sowie Veranstaltungen und Kampagnen im Jubiläumsjahr sollen den Bekanntheitsgrad der FVS verbessern und die Mitgliederzahl wachsen lassen. Dafür bitten wir Euch, liebe Mitglieder, liebe Leserinnen und Leser, um finanzielle Unterstützung. Mitglieder- und Abobeitrag der FVS sind relativ gering. Wenn jede und jeder von Euch darüber hinaus einen – dem persönlichen Budget angemessenen – Betrag an die FVS überweist, können das zusammen ein paar tausend Franken sein! Eure Spende werten wir als Anerkennung für unsere Bemühungen für die gemeinsame Sache der Freidenker. Für den Zentralvorstand Postkonto: 84-4452-6 Reta Caspar 3 Freidenker-Umschau Kreationismus in Europa Gemäss einer Umfrage der Zeitschrift "Nature" halten nur 60% der SchweizerInnen die Evolutionstheorie für die plausiblere Erklärung der Entwicklung des Lebens als die biblische Schöpfungsgeschichte. Gleichviele wie in Österreich und den USA. In Island, Dänemark oder Schweden sind über 80%, ebenso in Japan. Quelle: NZZ 17.9.2006 Es stellt sich dabei die Frage, wann SchweizerInnen denn überhaupt etwas von der Evolutionstheorie hören – und siehe da, in vielen Volksschulen ist sie überhaupt kein Thema (siehe Kasten). Wer nicht eine Mittelschule absolviert, kommt damit kaum in Berührung. VolksschulabsolventInnen haben also mehrheitlich kein Wissen über den Stand der Forschung und werden sich deshalb leichter von religiösen Erklärungen und Behauptungen leiten lassen. Zumal sich in jüngster Zeit die Grenzen insofern verwischen, als mit dem "Intelligenten Design" ("die Evolution wird von einem Schöpfer – dem intelligenten Designer eben – gesteuert") sich ein Mittelweg zwischen traditionellem "Kreationismus" ("die biblische Schöpfungsgeschichte stimmt wörtlich") und atheistischer Evolutionstheorie aufgetan hat. Darauf lässt sich mit Richard Dawkins sagen: "Wir sind alle Atheisten, was die meisten Götter anbelangt, an die die Menschheit jemals geglaubt hat. Manche von uns gehen einfach einen Gott weiter." Die Kreationismus-Welle droht nun aber auch in die europäischen Schulen überzuschwappen. Einige Beispiele: Deutschland: Kreationismus bald in hessischen Schulen? Nachdem der Fernsehsender ARTE vor einigen Wochen verschiedene Vorfälle dokumentiert hatte, wonach in zwei hessischen Schulen kreationistische Inhalte im Biologieunterricht behandelt wurden, reisst die Debatte um Schöpfung und Evolution nicht ab. Der Vizepräsident des Verbandes Deutscher Biologen warf kürzlich der hessischen Kultusministerin Wolff (CDU) vor, auf "Taschenspielertricks" der Kreationisten hereingefallen zu sein. Kultusministerin Karin Wolff hatte in verschiedenen Interviews Verständnis für die Behandlung von Schöpfungsaspekten im Biologieunterricht gezeigt. Zwar hatte sie sich vom Kreationismus distanziert, die Thematisierung theologischer Aspekte wie Schöpfung im Biologieunterricht aber unter Hinweis auf das Schulgesetz, welches die Erziehung im Geiste der "christlich-humanistischen Kultur" fordere, ausdrücklich gutgeheissen. Daraufhin hat die AG Evolutionsbiologie des Verbandes Deutscher Biologen in einem Brief an die Ministerin gefordert, den Biologieunterricht streng wissenschaftlich zu halten. Dazu gehörten zwar die Evolutionsbiologie, nicht aber Schöpfungsmythen. Solche sollten dem Religionsunterricht vorbehalten bleiben, denn Biologielehrer seien nicht qualifiziert, sich zu theologischen Fragen zu äussern. Zudem bestehe, wie die von ARTE dokumentierten Vorfälle zeigen, die Gefahr, dass Lehrer dann persönliche Glaubensüberzeugungen in den Unterricht einbringen und das Ganze somit in Glaubensvermittlung, teilweise im offenen Kreationismus, ende. Der Biologieunterricht bzw. der naturwissenschaftliche Unterricht müsse daher streng wissenschaftlich bleiben. In einem Antwortschreiben wiederholte ein Sprecher der Ministerin lediglich deren bereits bekannte Position und verwies auf die Meinungsfreiheit. Unklar bleibt, ob demnächst auch Astrologie oder alternative Physik wie Einstein-Widerlegung im hessischen Unterricht dank der Meinungsfreiheit vermittelt werden dürfen. Interessanterweise schlug sich in der Berichterstattung selbst die FAZ auf die Seite der Ministerin, indem sie diese zur Aufklärerin kürte und die Kritiker als Dogmatiker abstempelte (FAZ vom 4.11.06, Das verschleierte Weltbild zu Kassel). Das Thema Kreationismus macht nun jedenfalls die Runde. So wurde jüngst bei der Stadtmission Marburg ein kreationistischer Aushang gesichtet und kritisch in der Lokalpresse diskutiert. GWUP News 7.11.2006, www.gwup.org "Evolution" in schweizer Volksschul-Lehrplänen Kanton Aargau Bezirksschule, 9. Schuljahr "Evolution: Ursache und Verlauf, Stammesgeschichtliche Entwicklung von ausgewählten Organismen, Wurzeln der Menschheit." Kanton Basel Stadt Begriff "Evolution" kommt nicht vor. Kanton Bern 7.-9. Schuljahr Fach Natur-Mensch-Mitwelt "Hypothese über die Abstammung der Arten (Evolution), Vorstellungen in verschiedenen Religionen". Kanton Luzern 7.-9. Schuljahr "Aspekte der Evolution werden unter dem Thema 'Genetik' einbezogen." Kanton Schaffhausen Begriff "Evolution" kommt nicht vor. Kanton St. Gallen 5.-6. und 7.-9. Schuljahr Fachbereich Mensch-Umwelt, Teilbereich Religion, unter dem Ziel: "Voraussetzungen, Absichten und Grenzen der Entstehungsgeschichte von Welt und Leben verstehen. Mythische und logische Elemente unterscheiden. Mögliche Bezüge: Evolution." Kanton Waadt Begriff "Evolution" kommt nicht vor. Kanton Zürich Begriff "Evolution" kommt nicht vor. Italien: Nach Protesten wurde Darwin nicht vom Lehrplan gestrichen In Italien hatten im April 2004 mehr als 30'000 Professoren, Forscher und Intellektuelle, darunter Nobelpreisträger, erfolgreich an die Bildungsministerin appelliert, Darwins Evolutionstheorie nicht vom Lehrplan der Volksschule zu nehmen. Aus dem Ministerium war zuvor verlautet, dass die Streichung geplant sei, weil die Evolutionstheorie für 13- bis 14-jährige SchülerInnen zu kompliziert sei – in diesem Alter bräuchten sie Mythen und Erzählungen. Da fragt man sich, ob die Bildungsministerin diese SchülerInnen auch lieber mit Erzählungen über den Storch und entsprechende Verhütungsmittel bedienen wollte. 4 FREIDENKER 12/06 Polen: Kreationismus statt Evolutionstheorie? Offenbar hat der EU-Abgeordnete Maciej Giertych, Vater des polnischen Bildungsministers Roman Giertych, gefordert, die Darwin'sche Evolutionstheorie in den polnischen Schulen durch die Lehre des Kreationismus zu ersetzen. Giertych hatte Anfang Oktober ein Hearing im Europäischen Parlament unter dem Titel "Teaching Evolution Theory" geleitet, dass sich dagegen richtete, die Evolutionstheorie als unbestrittene Wahrheit und nicht als Theorie zu lehren, die nach Sicht ihrer Gegner gar nicht bewiesen sei. Der Stellvertreter von Giertychs Sohn als Bildungsminister, Miroslav Orzechowski, wird mit den Worten zitiert, die Evolutionstheorie sei nichts weiter als eine literarische Erzählung eines ungläubigen alten Herrn. Dabei scheint der Staatsdiener übersehen zu haben, dass Charles Darwin zwar nicht gläubig, jedoch studierter Theologe war und immerhin eine kirchliche Grabstätte in der Westminster Abbey erhalten hat. Auch wurde bereits im Jahre 2004 eine Stellungnahme des Vatikans veröffentlicht, wonach sowohl die Urknalltheorie als auch die Evolutionslehre vereinbar mit dem katholischen Weltbild seien. Die polnische Akademie der Wissenschaften, der Maceij Giertych selbst angehört, bezeichnete dessen Idee als absolut sinnfrei. Bei den, in Polen, häufig stattfindenden Demonstrationen gegen seinen, wegen einer Vielzahl reaktionärer Ansichten, umstrittenen Ministersohn Roman sollen Schüler gerufen haben, Giertych stamme selbst vom Affen ab. GWUP-News 30.10.2006, , www.gwup.org Elton John: "Organisierte Religion hat versagt!" In einem Interview im britischen Observer Music Magazine hat der (von der Queen geadelte) britische Popsänger gesagt, er würde am liebsten alle organisierten Religionen verbieten, weil sie den Hass gegen Homosexuelle schürten. Organisierte Religionen hätten zuwenig Mitgefühl und verwandelten Menschen in hasserfüllte Lemminge. Er liebe zwar die Ideen des Jesus Christus und die schönen biblischen Geschichten über ihn, die er in der Sonntagsschule kennengelernt habe, und er wisse, dass viele Homosexuelle ihre Religion liebten. Aber die organisierte Religion habe versagt, die religiösen Führer würden ihre Verantwortung nicht wahrnehmen und sich nicht wirklich für den Weltfrieden einsetzen. http://news.bbc.co.uk 12.11.06 Forum Wir regen uns immer so masslos auf über Menschenrechtsverletzungen in Ländern wie China, Russland, usw. Wie steht es aber mit den Verletzung von Menschenrechten bei uns in Europa und der Schweiz? Sind wir immun gegen staatliche Willkür und Terror? Schützt uns unsere Staatsform vor solchen Exzessen? Dieser kleine Text gibt keine abschliessenden Antworten sondern soll den Leser zum Nachdenken und Nachforschen anregen. Erwähnen möchte ich in diesem Zusammenhang der Fall "David Schlesinger". Er ist Pastor und Gründer der "Sacred Mushroom Church of Switzerland". Diese Gemeinschaft scheint auf den ersten Blick eine Art Sekte zu sein, doch ein Club von Anhängern esoterischer Anschauungen und psyche-delischer Praktiken ist wohl eher zutreffend. Seit dem 8. Juni sitzt Schle-singer in Untersuchungshaft. Ihm wird der Handel mit psilocybinhaltigen Pilzen vorgeworfen, welche unter das Betäubungsmittelgesetz fallen. Aha, ein drogendealender Guru weniger, werden wohl viele denken. Doch so ganz einfach scheint die Sache nicht zu sein. Es kommt nicht oft vor, dass ich mich für einen Pastor einsetze aber dieser Fall ist schon eigenartig. Besonders erwähnenswert ist, dass keine international Studie existiert, welche die Gefährlichkeit von Psilopilzen belegt. Sie machen weder abhängig noch sind irgendwelche Langzeitschäden nachweisbar. Im Gegenteil, so ein Pilzrausch regt an über sich und die Welt nachzudenken. Man macht sozusa- Rechts- oder Unrechtsstaat? gen eine geistige Reise. Es ist nicht verwunderlich, dass Pilzliebhaber kriminalisiert werden, besonders von den Kirchen und Religionen. Seit jeher sind freier denkende Menschen eine Gefahr für die Mächtigen und die Religionen. Es ist ein bisschen wie im Film "Matrix": Wenn man einmal diese Pille probiert hat gibt es kein zurück mehr in die Scheinwelt. Was hat nun das alles mit uns zu tun? Nun, wenn es unserem Staat so einfach gelingt die Verfassung zu verletzen, wer beschützt uns vor Diskriminierung und Willkür. Wo sind die Grenzen der Gesetze? Pilze verbieten? Mischehen zwischen Weissen und Schwarzen verbieten? Juden des Landes verweisen? Wer verhindert solche Gesetze? In Wahrheit niemand. Der Gesetzgeber kann ohne Probleme verfassungswidrige Gesetze beschliessen. Kommt kein Referendum, dann tritt so ein Gesetz in Kraft. In der Schweiz gibt es keine Verfassungsgerichtsbarkeit. Wie steht es mit Initiativen? Neuestes Beispiel ist eine Initiative welche das Erstellen von Minaretten auf Moscheen verbieten soll! Wieso sollen Muslime etwas nicht dürfen, was Christen erlaubt ist? Dürfen nur Christen Türme bauen? Wenn solche verfassungswidrigen Initiativen durchkommen, dann leben wir in einer Diktatur der relativen Mehrheiten. Wollen wir das? Wollen wir die Ideale der Aufklärung und die Fundamente unseres Staatswesens aufgeben? Wie weit darf der Staat gehen, wie weit das Volk? Stefan Mauerhofer, Grenchen FREIDENKER 12/06 Schweiz: (Noch) Kein Problem In der Schweiz sind die Kreationisten seit ein paar Jahren im Verein Pro Genesis (www.progenesis.ch) organisiert. Ziel des Vereins ist die Verbreitung der Schöpfungslehre in Wort und Schrift. Laut Angaben auf der Hompage hat der Verein derzeit 600 Mitglieder. Gründer und Präsident des Vereins ist Unternehmensberater Gian Luca Carigiet. Gemäss seinen Aussagen strebt der Verein keine juristischen Verfahren zur Durchsetzung der Schöpfungslehre in schweizer Lehrplänen an – wohl weil die Evolution dort, wie wir gesehen haben, nicht vorkommt. rc 5 Büchertisch Unter den Weihnachtsbaum Verborgene Universen Eine Harvard-Physikerin sorgt mit ihrem Buch über verborgene Dimensionen des Universums für Furore. Die beobachtbare Welt, so ihre Hypothese, ist nur eine von vielen Inseln inmitten eines höherdimensionalen Raums. Nur ein paar Zentimeter weiter könnte es ein anderes Universum geben, das für uns unerreichbar bleibt, da wir in unseren drei Dimensionen gefangen sind. Sie führt Relativität, Quantenmechanik, Gravitation und eine weiterentwickelte Stringtheorie zusammen, zeichnet ein das Denken revolutionierendes Bild sich durchdringender, überlagernder und verwerfender "Multiversen" – und zeigt, wie man diese bizarr anmutenden Dinge experimentell beweisen könnte. Lisa Randall gehört zu einer neuen Generation von Wissenschaftlern, die mit ihren spannenden und höchst lesbaren Arbeiten drastisch unsere Vorstellungen von der Welt verändern werden. Eine spannende Reise durch die Grenzregionen der heutigen Teilchen- Der Code des Herzens Christian Schuldt durchleuchtet die Liebe und zeigt, warum sie der Kitt ist, der die moderne Gesellschaft zusammenhält – und wie romantische Liebe auch heute noch gelingen kann. "Die Liebe ist ein seltsames Spiel", heisst es in einem Schlager. Doch in Wirklichkeit beherrschen wir alle virtuos die Regeln dieses Spiels, ohne dass wir es je merken. Zu diesen Regeln gehört es, dass wir die Liebe mit einem Gefühl verwechseln, das in uns entsteht unabhängig von der Gesellschaft und der Zeit, in der wir leben. Christian Schuldt entschlüsselt den komplexen Liebescode, dessen wir alle uns unbewusst bedienen. Er zeigt, wie die Liebe über die Jahrhunderte als gesellschaftliches Kommunikationssystem gewachsen ist und nach welchen Spielregeln wir heute lieben. Faszinierend an seiner Darstellung ist, dass sie die Liebe keineswegs entzaubert, sondern das Wunderbare an ihr erst recht bewusst macht. Im Blick des Soziologen Christian Schuldt auf die Liebe erscheint vieles subjektive Leiden und Geniessen als notwendig für eine Gesellschaft, in der sich das Individuum allein in Liebe und Partnerschaft noch als Ganzes erfahren kann. Liebe, wie wir sie heute kennen, ist an die Stelle getreten, die früher allein die Religion innehatte. Ohne sie könnte die Zivilisation des Westens nicht existieren. Christian Schuldt Der Code des Herzens. Liebe und Sex in den Zeiten maximaler Möglichkeiten. physik und eine Begegnung mit einer erstklassigen Denkerin. Lisa Randall Verborgene Universen. Eine Reise in den extradimensionalen Raum. 544 Seiten, Eur 19.90 Verlag: Fischer (S.), Frankfurt 2006 ISBN: 3100628055 Lisa Randall *1962 Prof. für theoret. Physik, Harvard "Die Wissenschaft wird niemals die 'Warum'-Fragen beantworten. Umge. kehrt ist es immer schiefgegangen, wenn Leute versucht haben, mit Religion die Natur zu erklären." "Ich stelle fest, dass sich mittlerweile nicht nur Politiker, sondern auch Wissenschaftler kaum mehr getrauen, öffentlich zuzugeben, dass sie nicht religiös sind. Sie sprechen dann vielleicht nicht von Gott, aber sie preisen die Herrlichkeit des Universums und sagen, da könnte doch noch etwas Grösseres dahinterstecken. Diese Argumentation finde ich ziemlich abstossend. Natürlich ist das Universum etwas Faszinierendes. Aber das muss man doch nicht mit religiösen Ausdrücken umschreiben." "In den USA wird Moral mittlerweile mit Religiosität gleichgesetzt. Wer sich als nichtgläubig bezeichnet, läuft Gefahr, für amoralisch gehalten zu werden. Das ist lächerlich. Man kann ungläubig sein und trotzdem ein guter Mensch. In einem gewissen Sinn sind die Ungläubigen vielleicht sogar noch moralischer als die Gläubigen, weil sie aus reiner Generosität Gutes tun – und nicht, weil sie auf Belohnung nach dem Tod hoffen." "Mir genügt die Welt, die wir hier haben. Natürlich ist auch für mich die Vorstellung manchmal irritierend, dass das Leben keinen ultimativen Sinn hat. Tatsache ist, die Dinge geschehen, ob es einen tieferen Sinn dahinter gibt oder nicht. Die Kunst des Menschseins besteht darin, dem Leben selbst einen Sinn zu geben und alles so zu arrangieren, dass es für einen bedeutsam ist. Aber deswegen muss ich nicht annehmen, dass es da draussen irgendeine grössere Instanz gibt." Zitate aus: "Abenteuerliches Modell des Universums" in Weltwoche 45/2006 271 Seiten EUR 27.50 Verlag: Eichborn, 2005 ISBN: 3821855924 6 FREIDENKER 12/06 FVS Schweiz Daten Zentralvorstand 2007 Sa., 6. Januar, 31. März 2007, Bern Stapferhaus Lenzburg bis 29. April 2007 DV 2007 So., 6. Mai 2007, Bern Glaubenssache. Di -So 10 - 17, Do bis 20 Uhr Eine Ausstellung für Gläubige und Ungläubige Sind Sie gläubig? 85% der Schweizer Bevölkerung auf dem Land und 78% in der Stadt bejahen diese Frage. 77% beten regelmässig, 34% jeden Tag. Der totgesagte Glaube lebt. Doch immer weniger finden Gläubige den Weg in die Kirchen. Glaube ist für eine wachsende Mehrheit zur Privatsache geworden. Die Ausstellung Glaubenssache fragt nach, was es bedeutet, wenn immer weniger Menschen das Gleiche glauben. Sie gibt Einblick in den Glaubensalltag – vom konfessionslosen CEO, der täglich Zen meditiert, über die katholische Grossmutter, die zur Muttergottes betet, bis zur Therapeutin, die sich im Gesang mit der göttlichen Energie verbindet. Die Ausstellung zeigt, wie und weshalb Menschen glauben oder nicht glauben. Und sie zeigt, wann der private Glaube andere stört, Angst macht oder provoziert. Sie fordert die Besucherinnen und Besucher auf, in Glaubenssachen Position zu beziehen. Grosser Vorstand 2007 Sa., 24. November 2007, Olten in den Sektionen Agenda Basel – Union Jeden letzten Freitag im Monat ab 19:00 Uhr: Freie Zusammenkunft im Restaurant "Storchen" Basel Kunstmuseum Bern Six Feet Under bis 21. Januar 2007 Di - So 10 - 17, Di bis 20 Uhr Basel – Vereinigung Jeden letzten Donnerstag im Monat 15 bis ca. 17:30 Uhr: Donnerstag Hock Restaurant "Park", Flughafenstr. 31 Der Titel der Ausstellung stammt von der gleichnamigen amerikanischen TVSerie. Die Ausstellung selbst thematisiert unsere Unbeholfenheit bei der Begegnung mit der Idee des Todes und mit dem Körper des Toten. Gezeigt wird, neben motivischen Särgen von Paa Joe aus Accra, das Thema Kinderbegräbnisse (von Albert Anker bis Teresa Margolles), Totenköpfe (von Stefan Balkenhol bis Com&Com), Kadaver (von Félix Vallotton bis Andres Serrano), der Tod des Künstlers (von Ferdinand von Rayski bis Gianni Motti), Särge (von Ferdinand Hodler bis Joe Scanlan), Todesrituale (von Max Buri bis Jean-Frédéric Schnyder), geliebte/verehrte Tote (von Cuno Amiet bis AA Bronson), Tod und Lifestyle (von Martin Kippenberger bis John Armleder), usw. Rahmenprogramm Podiumsgespräch: Die Toten in Kunst und Kultur Dienstag, 5. Dezember 2006, 20:00 Uhr. Mit Bernhard Fibicher (Kurator, Moderation) Elisabeth Bronfen (Autorin und Professorin Uni Zürich), Hans Danuser (Künstler), Hans Geser (Prof. für Soziologie Uni Zürich). Finissage: Der tote Mensch in der Literatur Sonntag, 21. Januar 2007, 11:00 Uhr. Mit Bernhard Fibicher (Kurator, Moderation), Guy Krneta (Schriftsteller), Pedro Lenz (Schriftsteller), Markus Michel (Schriftsteller), Michaela Wendt (Schauspielerin). Bern Sonntag, 10. Dezember ab 11:00 Jahresfeier im Hotel "Bern" Verwandte, Freunde und Gäste aus anderen Sektionen sind herzlich willkommen. Anmeldung bis Samstag, 2. Dezember, an R. Kaech 031 372 56 03 St. Gallen Sonntag, 10. Dezember 11:00 Liechterfäscht in Winterthur Anmeldung bis Samstag, 2. Dezember, an S. Breitler 071 351 29 81 Winterthur Sonntag, 10. Dezember 11:00 Liechterfäscht Restaurant "Chässtube" Anmeldung bis Samstag, 2. Dezember, an D. Dünki 052 222 98 94 Zürich Samstag, 16. Dezember 11.30 Sonnwendfeier Restaurant "Schweighof", Grosser Saal Schweighofstr. 232, 8045 Zürich Gäste aus anderen Sektionen sind herzlich willkommen. Anmeldung bis Samstag, 9. Dezember, an H. Rutishauser 044 463 16 55 (Telefon und Fax). FREIDENKER 12/06 7 FVS Freidenker-Vereinigung der Schweiz Mitglied der Weltunion der Freidenker (WUF) und der Internationalen Humanistischen und Ethischen Union (IHEU) Trauerfeiern Basel (Vereinigung) 079 217 01 29 oder 061 321 31 48 Basel (Union) 061 601 03 43 oder 061 601 03 23 Bern 031 372 56 03 oder 031 911 00 39 Grenchen und Umgebung 076 53 99 301 oder 032 645 38 54 Luzern und Innerschweiz 041 420 45 60 Mittelland 062 926 16 33 St. Gallen 052 337 22 66 Vaud/Waadt 026 660 46 78 ou 022 361 37 12 Winterthur und Thurgau 052 337 22 66 Zürich 044 463 16 55 Sollte unter der regionalen Nummer niemand zu erreichen sein, wenden Sie sich bitte an die FVS-Geschäftsstelle: 031 371 65 67 oder an 052 337 22 66 www.freidenker.ch Sektionen Winterthur Winterthurer Freidenker Postfach 1806, 8401 Winterthur Präsident: J.L. Caspar 052 337 22 66 Sekretariat: D. Dünki 052 222 98 94 Familiendienst: M.Ochsner 052 232 04 77 Basel FVS Basel und Umgebung Postfach 302, 4012 Basel Präsident: H. Stieger 079 217 01 29 Vizepräsidentin: B. Bisig 061 321 31 48 Kassier: R. Wenger Tel. 061 692 86 27 Fax 061 692 86 28 Mitgliederdienst: R. Frey 061 421 12 80 Freidenker-Union Region Basel USF Postfach 4471, 4002 Basel Präsident: G. Rudolf 061 601 03 43 Infos/Mitgliederdienst: 061 601 03 23 Postkonto: 40-4402-5 Zürich Freidenker Zürich Postfach 7210, 8023 Zürich *auch Fax Präs.: H. Rutishauser 044 463 16 55* Mitgliederdienst: M. Dobler 044 341 38 57 FREIDENKER - BIBLIOTHEK Zürich, im Sozialarchiv Stadelhoferstr. 12 (Nähe Bellevue) Bücherausgabe: Mo. - Fr. 10–20 Uhr Sa. 10–13 und 14–16 Uhr Auskunft: 044 251 80 66 Bern Freidenker Bern, Postfach, 3001 Bern Präsident a.i.: J. Kaech 031 372 56 03 Mitgliederdienst: J. Kaech 031 372 56 03 Genf Libre Pensée de Genève 27 ch. des quoattes, 1285 Avusy Président: J.P. Bouquet 022 756 40 49 tél. et fax FVS-Geschäftsstelle Mitglieder melden ihre Adressänderungen bitte an die Sektionen. Zuschriften an den Vorstand, AboMutationen, Auskünfte, Materialbestellungen an: Freidenker-Vereinigung der Schweiz FVS, Geschäftsstelle Postfach CH-3001 Bern Tel. 031 371 65 67 Fax 031 371 65 68 info@freidenker.ch Postkonto: 84-4452-6 Grenchen FVS Sektion Grenchen und Umgebung, Postfach 418, 2540 Grenchen Präsident: S. Mauerhofer 076 388 46 39 info@freidenker-grenchen.ch Mitgliederdienst/ Lotti Höneisen Krankenbesuche: 076 53 99 301 Adressänderungen an: Postfach 2622, CH-4002 Basel Mittelland FVS Sektion Mittelland Postfach 56, 4628 Wolfwil Präsident: H. Haldimann 062 926 16 33 Schaffhausen Freidenker Schaffhausen Postfach 69, 8213 Neunkirch Kontakt: R. 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